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Cava de’ Tirreni: arriva l’ordinanza anti-botti del sindaco Servalli

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Cava de’ Tirreni: arriva l’ordinanza anti-botti del sindaco Servalli
Foto da Pixabay

Il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, sottoscrive un’ordinanza restrittiva per l’accensione di artifici pericolosi e non. Salvaguardia della pubblica incolumità

Con Ordinanza n: 544 del 30 dicembre 2019 il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli ha emesso provvedimenti restrittivi per l’accensione di artifici pericolosi e non”.

E’ vietato su tutto il territorio comunale, ed in particolare nel Centro Storico, nei luoghi pubblici e, a salvaguardia della pubblica incolumità, in quelli privati “se ciò produca conseguenze di qualsiasi genere o natura, che si ripercuota su luoghi pubblici“, far esplodere petardi, mortaretti e botti di qualsiasi tipologia, ad eccezione dei giorni 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020;

E’ vietata, negli esercizi commerciali di vicinato e sulle aree pubbliche di cui alle tipologie a) e b) della L.R. Campania n.1/2014, a partire dalla data di emissione della presente ordinanza e fino a tutto il 1° gennaio 2020, la vendita di ogni tipo di fuochi d’artificio ascrivibili alla categoria 2 e 3, di cui all’art.3 del Decreto Legislativo 4 aprile 2010, n. 58 e comunque dei cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “declassificati” che abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, esclusi i petardini da ballo di cui all’allegato I, lettera A, numero 1, punto IV della Direttiva sopra menzionata, con l’adozione di tutte le misure di sicurezza previste dal Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza in materia di sostanze esplodenti ;

E’ vietato cedere, a qualsiasi titolo, o far utilizzare in qualsiasi condizione, a minori degli anni 14 i fuochi di categoria 1 e superiori e a quelli di anni 18 i fuochi di categoria 2 e 3 del Decreto

Legislativo 4 aprile 2010, n. 58, fermo il divieto di vendita al pubblico dei prodotti destinati ai professionisti;

Per i trasgressori è prevista una sanzione di 100 euro per la prima violazione e di 150 per la seconda violazione.