Delitto del rione Fornelle, respinta la richiesta di Gentile di lasciare il carcere prevista perizia psichiatrica

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Delitto Fornelle – Il tribunale del Riesame di Salerno ha respinto il ricorso presentato dai legali di Luca Gentile, il 21enne arrestato per l’omicidio di Eugenio Tura De Marco. Nove coltellate e quindici minuti di agonia prima della morte, questo è quanto confermato dall’autopsia effettuata, il mese scorso, dal medico legale Adamo Maiese.

“Non volevo ucciderlo. Abbiamo litigato, mi ha aggredito, ho usato il coltello per difendermi ma non pensavo che morisse“. Luca Gentile ha ricostruito così, davanti al Tribunale del Riesame, a cui chiede di tornare libero, quel tragico venerdì sera in cui il sessantenne Eugenio Tura De Marco è stato ferito a morte nel suo appartamento nel cuore del centro storico di Salerno.

I giudici, dopo una lunga analisi, non hanno accolto le tesi dei legali secondo cui Gentile avrebbe agito per legittima difesa e per respingere le avances sessuali del suocero 60enne.

Intanto il neurologo Antonello Crisci, la psicologa forense Nicoletta Sansone e lo psichiatra Nevio Troisi hanno già incontrato nei giorni scorsi la fidanzata Daniela Tura De Marco, indagata anch’essa per concorso morale nell’omicidio del padre.

Si sospetta che sia stata lei a fomentare il giovane, e per questo, la Procura ha chiesto non solo di verificarne le condizioni mentali, ma anche di capire se abbia potuto condizionare i comportamenti del 21enne, giocando su una sorta di sudditanza psicologica. La 24enne è già stata sottoposta a un primo colloquio e ad alcuni test psicologici, ma prima di giungere ad una decisione i tre consulenti la incontreranno altre volte.

La perizia psichiatrica per Luca Gentile è prevista per la fine di aprile, ma intanto le indagini vanno avanti e si aspetta che dal Racis (il raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri) arrivino i risultati delle verifiche sui telefoni cellulari dei ragazzi, per risalire a eventuali conversazioni rimosse.

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