Home Attualità Crisi economica, cosa c’è da capire: seconda ed ultima parte

Crisi economica, cosa c’è da capire: seconda ed ultima parte

0
Crisi economica, cosa c’è da capire: seconda ed ultima parte

Crisi Economica: Nella prima parte della nostra piccola inchiesta abbiamo analizzato come la globalizzazione può sì, apportare grandi vantaggi sociali (comunicazione e scambi quasi istantanei nel mondo), ma la sua attuale struttura ha ignorato le esigenze di una necessaria “globalizzazione dei diritti”.

E’ stato così favorito il dictat economico della massimizzazione dei profitti, indiscriminatamente. Oltre al premio nobel Stiglitz (già consigliere nell’amministrazione USA durante la presidenza Clinton), anche i docenti nostrani, in primis il prof. Giulio Tremonti, hanno anticipato ed illuminato le masse sui presagi di sventura in un mondo mal globalizzato. Tremonti nel 1995 pubblica “Il fantasma della Povertà” dove disamina i problemi fin ora esposti, riguardo la crisi economica. Sicuramente gli italiani avrebbero preferito che tanta scienza fosse stata applicata nelle giuste sedi istituzionali, ma il nostro scopo si limita a ricercare per comprendere.

Vogliamo ora mostrarvi una brevissima intervista (7minuti – 6 marzo 2008 RAI AnnoZero), nella quale il prof. Tremonti ribadisce la genesi della crisi economica, imputandola a facoltosi uomini illuminati di cui evita volutamente i nomi, con il placet dell’ignavo presentatore Michele Santoro:

Risulta spontaneo e doveroso domandarci: cosa ci aspetta negli anni a venire? Quando finirà la crisi?

Saranno certamente anni dove importeremo povertà, le nostre imprese, quelle vere che creano lavoro sul territorio italiano, dovranno confrontarsi con aziende e multinazionali che operano su piazze dove il costo del lavoro è basso e senza garanzie/diritti. La PMI per sopravvivere dovrà specializzarsi, puntare alle eccellenze, ma per farlo sarà necessaria una riduzione del cuneo fiscale oggi più che mai divenuto “estorsione di Stato” e spauracchio degli investitori, che mai avvierebbero attività in un sistema burocratico artefatto ed inefficace come quello italiano.

crisi economicaValorizzare territorio, turismo, arte e cultura, arricchire questo indotto dal patrimonio inestimabile, proteggerlo dall’abusivismo e dalle ecomafie. Basti pensare che l’Italia ha un mercato del turismo molto inferiore in rapporto alla Spagna, pur disponendo di maggior paesaggistica e costa rispetto ai cugini iberici1. Implementare il settore agricolo-biologico, tutelando la bio-diversità dei nostri superbi prodotti alimentari, salvaguardandoli dalle devastanti contaminazioni genetiche OGM2. Secondo alcuni studi di settore ci vorranno oltre 50anni per raggiungere standard economici pre-crisi3, ma una politica seria e non schiava dei mercati, una politica che non teme le declassazioni operate da PRIVATE società di rating, potrebbe invertire la tendenza, intervenire sull’autonomia energetica puntato ad un mix di rinnovabili, sopra tutte la geotermia come auspicato dal nobel per la fisica Rubbia4.

In questo breve excursus di due puntate, si confida nell’aver trasmesso al lettore una chiara panoramica e chiave di lettura sulle dinamiche economiche che ci governano, al di là dei puri tecnicismi accademici. Ciò che possiamo affermare con ragionevole certezza è che, solo quando ci sarà un vero organo internazionale con legittimati poteri decisori (auspicabilmente lontano da una deriva totalitaria), si potrà riorganizzare l’assetto economico mondiale, puntando alla equa distribuzione della ricchezza nel rispetto dell’etica egualitaria. G8, G20, ma la stessa ONU, sono organismi internazionali ancora acerbi e privi di quella forza e quel consenso necessario a solcare il sentiero di una vera ripresa e crescita globale.

 

NOTE:
1 – v. PMI-Economia – Turismo: Italia non investe abbastanza, Spagna supera il Belpaese.

2 – v. saggio: Ecomafia 2013 ; v. Il mondo secondo Monsanto, video-inchiesta sulla scottante tematica OGM, il cui libro è valso all’autrice Marie-Monique Robin il Premio Albert-Londres, il più prestigioso della stampa francese (1995).

3 – v. Il Fatto Quotidiano: Cgil: “Occupazione ai livelli pre-crisi? Ci arriveremo, forse, nel 2076.

4 – v. Nobel per la fisica Carlo Rubbia, intervento televisivo AnnoZero – Rai del 14/02/2008 ; e la nota astrofisica Margherita Hack, intervento televisivo L’Infedele – La7 del 06/06/2011, entrambi favorevoli, però, a quel nucleare sicuro privo di scorie, ma ancora non realizzabile nella sua completezza, parliamo della fusione nucleare.