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Costruire il futuro in un’ottica europea senza tradire l’identità locale

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Costruire il futuro in un’ottica europea senza tradire l’identità locale

Costruire il futuro attraverso le nuove politiche sociali indirizzate ai giovani. Farlo senza in un’ottica europea senza tradire il nostro contesto sociale. L’associazione Moby Dick si interroga sugli strumenti e le potenzialità del nuovo disegno di legge regionale per mettere a frutto la risorsa giovani

[ads1]Costruire il futuro si può. Questa è la certezza da cui è scaturito l’incontro dibattito tenutosi oggi presso  il Salone di Rappresentanza della Provincia di Salerno, con il quale l’Associazione Culturale Giovanile Moby Dick ha voluto festeggiare la “Festa dell’Europa 2016” (a riguardo, un interessante convegno all’UNISA).

Titolo dell’evento è Costruire il futuro. Nuove politiche per i giovani; attraverso questo appuntamento, figure di rilievo del nostro territorio hanno esaminato con puntualità il Disegno di Legge regionale di recente approvato dalla Giunta e che ha dato il nome all’evento (clicca qui per il testo di legge). Erano presenti rappresentanti di svariate realtà associative, quali il Forum Regionale della Gioventù, il Coordinamento Forum dei Giovani Provincia di Salerno,

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AGC Moby Dick

l’Osservatorio Culture e Politiche Giovanili, la Fondazione CARISAL oltre che il sindaco f.f. Vincenzo Napoli, il consigliere provinciale Giovanni Coscia, l’assessore Regionale ai Fondi Europei ed alle Politiche Giovanili Serena Angioli e il Responsabile Progetto Innovazione e Sviluppo della Provincia di Salerno  Roberto De Luca.

Con questo disegno di legge, secondo il consigliere Coscia, “si mette mano ad un investimento strutturale sui giovani; si può iniziare a parlare di intervento dei giovani nel vivo della vita politica oltre che civile. Sono contento che queste iniziative siano svolte all’interno delle istituzioni perchè queste diventino sempre una palestra formativa, di conoscenza, per i giovani. Questo atto formale, che pensiamo debba tradursi in attività concrete in cui i giovani dovranno cimentarsi, possa essere un momento importante, una start up formale, giuridica ma sostanziale per gli enti e per i tanti comuni perchè possa prospettarsi un futuro in cui i giovani abbiano maggiore risalto e spazio.”

In tal senso anche l’intervento del sindaco f.f. Napoli, che ha definito le nuove generazione “sismografi del cambiamento” in un contesto storico in cui il “mondo è in un divenire vorticoso”. Per questo, ha spiegato, le nuove generazioni sono un mezzo per “corrispondere concretamente alle domande” che i tempi pongono.

Fabio Apicella, direttore dell’Agenzia Provinciale Informagiovani, ha sottolineato il segno di discontinuità che questa legge pone rispetto al passato: “si supera la strutturazione utilizzata in questi ultimi 16 anni generata dalla seconda legge 14/2000, che ha creato il SIRG.

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“Costruire il Futuro. Nuove Politiche per i giovani” – Art.1

Questa legge, ha detto, “ha dato voce ai territori, all’associazionismo, ha fornito risposte attese dal mondo giovanile, sebbene a macchia di leopardo. Per il resto, aveva aspetti lacunosi, era monca dell’aspetto del personale che si deve occupare di questa struttura e non c’era una funzione chiara dell’agenzia provinciale, essendo rimasto in piedi il rapporto tra comune e regione“. Ha poi ricordato il proficuo lavoro svolto dall’Agenzia Provinciale.

Roberto De Luca, ha presentato questa legge cominciando dal primo articolo di “Costruire il Futuro. Nuove Politiche per i giovani”: “un paradigma, una vera e propria dichiarazioni d’intenti molto chiara e forte. Ovviamente, il problema è l’implementazione pratica. Importante anche l’accenno che si fa, in questo articolo, alla crescita culturale e alla coesione sociale, temi troppo spesso sottovalutati e che fanno sinergia tra loro. Questi temi si concretizzano quando, più avanti, nel testo leggiamo di spazi aggregativi, magari polifunzionali: questi sono, secondo me, la migliore medicina per l’aggregazione.
Ha aggiunto che “dobbiamo partire da un censimento dei bisogni dei giovani. Stiamo cercando, capiremo come anche dal punto di vista fisico, di creare dei veri e propri centri di ascolto: delle antenne, dei sensori sul territorio, anche per dare il senso e la misura della presenza delle istituzioni.

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In piena continuità con questo intervento si è posto quello, molto tecnico e dettagliato, dell’Assessore Angioli: “Oltre a dettare linee di indirizzo, la nostra ambizione sarebbe quella di avere dei dati validi scientificamente che possano dire, per esempio, legge regionale campania costruire il futuroogni tot abitanti, ogni comune deve avere un luogo dove i giovani si ritrovano. (…) Scopo della Regione Campania è ottenere una legge quadro che inverta quell’approccio che c’è, dove le politiche per il lavoro sono semplicemente occupazionali e non badano ai bisogni dei giovani. 

Quest’incontro è stato anche occasione di consegna degli attestati ai partecipanti al corso di Progettazione Europea organizzato dall’associazione Moby Dick. Secondo il Presidente dell’Associazione Moby Dick, Francesco Piemonte, “la Regione Campania è sempre stata all’avanguardia perchè è stata l’unica in passato ha finanziato il forum dei giovani per quanto riguarda la mobilità europea“. A questo proposito ha fatto riferimento all’articolo 8 della legge quadro in parola: “è una novità assoluta che una legge quadro faccia riferimento alla mobilità europea con focus sulle competenze”.

A seguire, il Presidente della Fondazione CARISAL, ha presentato le attività della fondazione e ha segnalato che ciò che manca al nostro territorio “sono gli strumenti finanziari, rappresentati dalle SGR che possono emettere i vari fondi, convergenti da finanze sia pubbliche che private“.

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