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Coronavirus, Fase 2: la posizione del Sindacato Cisl Unisa

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Coronavirus, Fase 2: la posizione del Sindacato Cisl Unisa

Il Sindacato Cisl dell’Università degli Studi di Salerno chiede tutela sotto il profilo della salute in vista della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus

In tutto il Paese si parla sempre con maggiore insistenza di Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Un possibile e graduale ritorno alla normalità deve avvenire però con adeguate garanzie e tutele, in particolare per la salute, come chiede il Sindacato Cisl dell’Università degli Studi di Salerno in un comunicato.

Aumenta l’attesa in tutto il paese sulla ripartenza, la cosiddetta “fase 2”. A differenza della “fase 1”, dove tutti siamo stati ligi “senza battere ciglio” a rispettare le indicazioni che arrivavano dalle Istituzioni governative a tutti i livelli, nella “fase 2” si sta aprendo il dibattito a tutto campo e senza esclusione di colpi tra i vari personaggi Istituzionali e pseudo-Istituzionali, senza dimenticare qualche fuga in avanti di qualche Ministro (tecnico) con poca esperienza governativa. Mai come in questo momento, ci vuole massima cautela, tenendo ben presente quali sono le responsabilità del Datore del Lavoro (nel caso del comparto Università dei Rettori) in materia di sicurezza sul lavoro e quali risvolti potrebbero esserci in caso di contagio da virus. È evidente che lo spettacolo offerto con il loro comportamento (visto anche il momento) da alcuni Senatori della Repubblica durante l’informativa del Presidente del Governo nell’aula del Senato non ci fa stare tranquilli, quindi, restiamo calmi, seguiamo il dibattito di queste ore, in attesa del prossimo provvedimento governativo che dovrebbe prendere il nome “decreto ripartenza”. Nel caso del nostro Ateneo, anche alla luce della riunione della Commissione CoviD-19 di ieri, sembra emergere sempre di più l’esigenza di procedere prima all’approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza (cosa non certa a tutt’oggi) e poi ad un confronto con le Organizzazioni Sindacale. Altro aspetto, non secondario, che abbiamo chiesto al Rettore di tenere conto è quello di rivedere totalmente, almeno per i prossimi 12 mesi, l’organizzazione del lavoro di tutti i lavoratori dei due campus (non solo il personale tecnico amministrativo, docente e ricercatore, ma anche i lavoratori delle aziende che curano alcuni servizi). Nulla potrà essere come prima!!!”.