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Comitati sanità, conferenza stampa ad Agropoli

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Comitati sanità, conferenza stampa ad Agropoli

Sono circa 140 e provenienti da tutta Italia i comitati a difesa della sanità pubblica che lottano nei propri territori per una sanità efficiente e che si incontreranno domani ad Agropoli. È prevista infatti alle ore 18.00 nella sala polifunzionale Giovanni Paolo II, la conferenza stampa di presentazione della riunione nazionale che si terrà il prossimo 22 luglio a Roma all’Hotel Quirinale

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A detta degli organizzatori la scelta di Agropoli come sede della conferenza operata dai comitati nazionali “è molto simbolica ed è il giusto riconoscimento alla mortificazione del Cilento nelle scelte sanitarie operate negli anni e tuttora in atto”. Per il comitato “Salviamo l’Ospedale di Agropoli” è una dimostrazione dell’impegno sostenuto e dei sacrifici fino ad ora compiuti.

locandina comitati sanitaNella conferenza si parlerà della manifestazione nazionale di Roma ma anche del Consiglio Regionale della Campania previsto per il 19 luglio dal quale “si attendono –affermano i vertici del comitato agropolese- decisioni determinanti per la sanità locale, altrimenti ci costringerà a porre in essere azioni di disobbedienza civile”.

Il documento programmatico è stato siglato da comitati proveniente da più parti d’ Italia come il CREST Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, l’Associazione per la tutela dell’Ospedale San Biagio di Domodossola, il Sostegno Popolare alla salvaguardia dell’Ospedale di San Severino Marche, il comitato ospedali di montagna calabresi.

Il documento racchiude tutte quelle richieste portate avanti negli anni dai comitati soprattutto per le aree particolarmente disagiate, come la chiarificazione per il riconoscimento di Area Disagiata, i requisiti minimi che il pronto soccorso di una tale area deve avere e mantenere: i posti OBI (osservazione breve intensiva) il personale medico qualificato, presenza ininterrotta di laboratori analisi di base, emoteca, radiologia con lettura degli esami a distanza.

 

Ribadito inoltre nel documento, laddove le situazioni contingenti lo richiedano, la previsione di mantenere i Punti Nascita anche sotto il tetto dei 500 parti annui come previsto dal Decreto del Ministero della Salute del novembre scorso, in deroga all’Accordo Stato-Regioni del 2010.

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