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Cetara, simposio internazionale in Giappone

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Cetara, simposio internazionale in Giappone

Cetara ha partecipato da protagonista, con il suo prodotto ittico, in Giappone nel corso del simposio internazionale “La via del futuro ritrovato nel passato. Via della fermentazione”. È  un’importante occasione di crescita per il borgo marinaro

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Cetara ha fatto conoscere il suo prodotto ittico in Giappone. Il sindaco del noto borgo marinaro della Costiera amalfitana, Secondo Squizzato, è stato ospite di una serie di incontri importanti con alcune realtà del Sol Levante, che si sono conclusi il 12 marzo con la firma del “Manifesto di Kumagawa”. L’atto di impegno è stato sottoscritto dal primo cittadino di Cetara, dai sindaci delle città di Wakasa e Nanto, e da un rappresentante del Ministero giapponese.

Cetara : Simposio internazionale in GiapponeTra gli invitati al simposio, Massimo Bernacchini, consigliere nazionale di Slow Food e rappresentante della cooperativa pescatori di Orbetello, produttori della bottarga di muggine, presidio Slow Food. L’iniziativa è partita dal desiderio degli organizzatori giapponesi di valorizzare alcuni prodotti legati al pescato, soprattutto quelli di antica tradizione, per farne un motivo di attrazione turistica, così come ha già fatto Cetara con la colatura di alici, diventato vero e proprio brand identificativo del paese.

Nel Manifesto di  Kumagawa si legge: “Sin dall’antichità la bontà del mare ha arricchito ogni giorno la nostra tavola (…) auspichiamo che i saperi della trasformazione delle risorse ittiche e dei cibi si conservino a lungo nel futuro (…). Desideriamo che questo cibo locale si tramandi alle prossime generazioni in maniera sana”L’impegno dei firmatari è anche quello di continuare ad incontrarsi nel tempo per condividere saperi ed esperienze in questo settore.

“A Kumagawa passa la strada dello sgombro che, da Wakasa, località costiera, raggiungeva Kyoto per fornire il pesce alla residenza imperiale. Il Giappone ha scelto questa prima piccola località per dare rilevanza al ‘Japan Heritage’. Così come abbiamo fatto noi con la colatura di alici, anche gli amministratori giapponesi vogliono avviare per i loro prodotti un percorso di marketing territoriale. Per noi è una prospettiva di sviluppo e di confronto produttivo con una realtà che insegue i nostri stessi obiettivi”, ha affermato Squizzato di ritorno dal Giappone.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).