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Cava, gli studenti del “De Filippis” protestano per la mancata sicurezza

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Cava, gli studenti del “De Filippis” protestano per la mancata sicurezza

Giornata di protesta per gli studenti dell’Istituto “F. De Filippis” di Cava de’ Tirreni; il motivo è legato alle condizioni carenti della struttura

Alla luce di quanto è accaduto lo scorso venerdì 1 Febbraio presso l’istituto F. De Filippis di Cava De’ Tirreni, questa mattina centinaia di studenti hanno protestato in sit-in davanti ai cancelli del plesso.

Questa la spiegazione della protesta da parte dei giovani: Istituto allagato, gravi infiltrazioni acquifere in prossimità dei quadri elettrici, negli atri e nelle classi di cui una è a rischio crollo, cedimenti di intonaco e pannelli, termosifoni spenti. L’inagibilità delle aule, costringe gli studenti a svolgere le lezioni in uffici di segreteria o in laboratori progettati per l’utilizzo di percorsi didattici alternativi. Come da copione, è questo lo stato in cui versano le strutture scolastiche ogni qual volta si verificano condizioni climatiche avverse”.

“Ed è proprio quello che è successo lo scorso venerdì, dove la situazione è degenerata a tal punto da dover richiedere l’intervento degli enti provinciali che, dopo aver effettuato l’ennesimo sopralluogo, hanno constatato che il plesso urge di un profondo e immediato intervento. E’ ormai da anni che attraverso cortei, sit-in, flash mob e occupazioni, gli studenti sollecitano gli enti competenti affinché migliorino le condizioni fatiscenti degli istituti, ma sistematicamente si ha in cambio indifferenza e inadempienza di fronte agli impegni di cui si fanno carico”, continuano gli studenti.

La rivendicazione è chiara e concisa: pretendere l’immediata impermeabilizzazione dell’intero tetto. La protesta ha avuto inizio alle ore 8:30 con un blocco stradale, coinvolgendo circa 500 studenti che, successivamente, hanno occupato l’atrio esterno dell’edificio. Nonostante il pressing psicologico da parte della Dirigenza e del corpo docenti, gli studenti non hanno arretrato di un passo fino all’arrivo degli enti provinciali e i vigili del fuoco. Il riscontro dell’ennesimo sopralluogo, che ha dimostrato l’inagibilità dell’istituto , ha comportato la chiusura di tre aule, un bagno e la palestra.

Gli enti competenti hanno assicurato l’immediato intervento, garantendo la riapertura delle aule in cui gli alunni potranno svolgere lezione in totale sicurezza. Non basteranno continui interventi di rattoppo e controlli sommari ad arrestare la lotta. Al contrario, la collaborazione e il supporto di tanti genitori hanno fatto da megafono a quelle che sono le istanze degli studenti, costruendo insieme un unico fronte comune che si batta contro la barbarie che avanza all’interno delle scuole. Gli studenti dichiarano infatti di voler monitorare la situazione affinché gli impegni presi vengano rispettati. Non hanno deposto le armi, non hanno cantato vittoria. E’ solo un punto di partenza dal quale si spera possa cambiare davvero qualcosa, si conclude così la nota degli studenti.