Battipaglia, lavoratori in protesta davanti alla Treofan, a rischio chiusura. Zerottonove.it ha intervistato i lavoratori in protesta

Battipaglia, durante le feste del periodo natalizio, alcuni lavoratori sono in agitazione costante, impegnati in un presidio di 24h al giorno davanti alla loro azienda che minaccia la chiusura. Si parla della Treofan, oggetto delle cronache degli ultimi giorni grazie all’arrivo del ministro Luigi Di Maio la sera del 26 dicembre. Sono tutti raccolti attorno ad un fuoco e passano le giornate davanti all’azienda ferma stabilendo addirittura dei turni.

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Sono tanti i giovani raccolti attorno al falò e alcune ragazze cercano di spiegarci la situazione attuale della Treofan. “Abbiamo ordini in attivo fino a Giugno 2019” – spiega una delle lavoratrici – “e l’azienda non ha numeri che facciano pensare ad una crisi. Abbiamo sempre lavorato bene e ci insospettisce che le sedi di Terni e quelle tedesche siano state acquistate per un prezzo così basso”. Le lavoratrici parlano infatti di 500.000 Euro spesi per comprare le sedi europee della Treofan che comunque, come ci racconta una delle presenti, ha continuato a fare assunzioni fino a qualche mese prima dalla svolta inaspettata.

“Ho lasciato un lavoro sicuro per venire qui e non c’erano sicuramente le premesse che avrebbero potuto far pensare ad un’imminente chiusura” spiega. I lavoratori non hanno più accesso alle materie prime e dunque sono fermi dal 15 dicembre, in attesa di un tavolo tecnico al Mise.

Ha raggiunto i lavoratori anche Michele Cammarano che ai nostri microfoni ha cercato di spiegare i prossimi passi che le istituzioni faranno per la Treofan.

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