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Cava, indignazione dopo il Consiglio comunale

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Cava, indignazione dopo il Consiglio comunale

Conferenza stampa al Comune di Cava de’ Tirreni, questa mattina, indetta dai Consiglieri Bove, Gravagnuolo e Mazzeo. Presente anche Stefano Cicalese, candidato sindaco Città Democratica

CavaCava de’ Tirreni – “Non trovo un aggettivo per definire quello che è successo in consiglio comunale”, ha esordito così il consigliere comunale Michele Mazzeo, questa mattina durante la conferenza stampa Fuga dalle proprie responsabilità.

Quello che è accaduto ieri, durante l’ultimo consiglio comunale, ha lasciato letteralmente “di sasso” tutti i presenti, soprattutto i consiglieri Bove, Gravagnuolo e Mazzeo, che hanno sentito la necessità di indire una conferenza per denunciare ai cittadini di Cava, quanto accaduto durante l’ultimo consiglio.

Sembra che il sindaco Marco Galdi di fronte ad un argomento passato in commissione, che riguardava i fondi ai gruppi consiliari, avrebbe voluto posticipare il punto all’ordine del giorno…

CavaIl consigliere Luigi Gravagnuolo, è così intervenuto: “All’inizio del consiglio quando il sindaco ha annunciato che non riteneva opportuno partecipare a quella discussione e che voleva posticipare, noi gli abbiamo detto tu non vuoi partecipare non c’è bisogno di posticipare il punto all’ordine del giorno, allontanati al momento in cui si discute, lui (il sindaco n.d.r) dice no, dobbiamo farlo. Noi gli abbiamo detto guarda che questo ci lascia sospettare che voi abbandonerete l’aula per far mancare il numero legale, e loro hanno preso l’impegno d’onore di restare in aula, e l’hanno esplicitato, poi andandosene.”

Non si è potuto procedere così al voto, per mancanza del numero legale (erano solo 9, il numero legale è 11).

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Il presidente del consiglio comunale, Antonio Barbuti, ha voluto leggere una sorta di raccomandazione per i consiglieri, dove suggerisce, a chi voglia spendere parte dei fondi dei gruppi consiliari, di farlo comunicando prima le intenzioni e i contenuti al dirigente del settore, ottenendone una autorizzazione previa, per stare più tranquilli.

Si è consumata una pagina nerissima, noi abbiamo un sindaco che si veste da pecora quando è in difficoltà e ruggisce come un leone quando invece sente di poter fare il galletto”, ha aggiunto il consigliere Mazzeo.

CavaStefano Cicalese, candidato a Sindaco per Città Democratica, presente anche lui al tavolo di lavoro, è intervenuto così al dibattito: “Io voglio porre un po’ l’attenzione su due grandi risultati che abbiamo ottenuto ieri in consiglio comunale, Città Democratica ha sempre manifestato un pensiero di fondo siamo al servizio dei cittadini, noi entriamo nel merito di ogni questione che riguarda la gestione della nostra città e quindi questo risultato è il realizzare la nostra idea, l’idea che la gente ci chiede di portare avanti, infatti con l’approvazione del codice etico siamo riusciti a regolamentare e a far capire a tutti che bisogna avere un atteggiamento propositivo nella gestione dei tributi locali, creando anche un sistema per verificare chi tra le parti non adempie a ciò che è previsto dal quadro normativo. E non da poco anzi, importantissimo ciò che abbiamo ottenuto con l’approvazione dell’emendamento sulla possibilità di ottenere l’autorizzazione Tosap nel momento in cui dalla presentazione dell’istanza sono decorsi 20 giorni e la pubblica amministrazione non ha dato risposta. Questo per far capire che noi qualunque argomento venisse trattato in sede di consiglio comunale e da chiunque fosse presentato, entreremo sempre nel merito e a prescindere da chi venga presentato lo appoggeremo quando porta risultati positivi per la nostra collettività”.

CavaIl consigliere Bove, ha toccato un punto dolente, soprattutto per gli esercenti commerciali di Cava, la tanto discussa Movida: “Sulla questione della movida parlano in tanti ma perché nessuno mai ci ha messo le mani? La movida cavese che cosa deve essere? Non è il problema di occupare il tavolino in più o in meno… Non c’è un’integrazione tra le problematiche dei residenti che stanno svendendo le case e gli imprenditori seri che vogliono trovarsi una strada per andare a lavorare in un mondo dove il lavoro non c‘è.  La questione movida è un altro fallimento.  La movida come in Francia, a Barcellona, a Milano, a Venezia esiste e deve esistere ma va regolamentata. E’ possibile mai che un sabato sera tu chiudi cinque attività commerciali perché i tavolini non hanno pagato la concessione? Chiudili il lunedì, il martedì…! Su questo noi Città Democratica, insieme al consigliere Mazzeo, dobbiamo portare un rinnovamento a questa città”.

Un fiume in piena il consigliere Bove, toccato profondamente dal problema. E come lui anche gli altri consiglieri Mazzeo e Gravagnuolo, insieme al candidato a sindaco Cicalese, per Città Democratica.

Sicuramente la parola d’ordine per loro è rinnovamento. E, forse, anche per alcuni (chissà molti) cittadini.