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Camerota: consiglio comunale straordinario per il riequilibrio finanziario

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Camerota: consiglio comunale straordinario per il riequilibrio finanziario

Consiglio comunale in sessione straordinaria ed urgente a Camerota, con un solo punto all’ordine del giorno. Si discute del riequilibrio finanziario dell’Ente. Una legge in vigore dal 1 Gennaio 2018, viene in soccorso alla disastrosa situazione camerotana

Camerota – Sabato 13 Gennaio, alle ore 10 presso l’aula consiliare del Comune di Camerota, in piazza S.Vincenzo n. 5, si è riunito il consiglio comunale. Sessione straordinaria ed urgente, a carattere monotematico: “Art.1, comma 849 Legge 205 del 27 Dicembre 2017 – Riequilibrio finanziario – Provvedimenti”.

Presenti tutti i consiglieri, la seduta si avvale anche del supporto tecnico del Dott. Giovanni Antonio Castaldi, da pochi giorni alla guida dell’ufficio finanziario dell’ente. In aula presente anche il nuovo responsabile della polizia municipale: il capitano Annamaria Adinolfi.

Introduce nel merito il Sindaco Mario Salvatore Scarpitta, il quale sottolinea come le difficoltà finanziarie dell’Ente, nonché le cause che le hanno determinate, siano ormai note a tutti. E, nonostante nel quinquennio precedente già si sia aderito ad un piano di riequilibrio finanziario, vi sono, tutt’ora, enormi difficoltà nel garantire ai cittadini persino i servizi ordinari.

A tale situazione disastrosa viene in soccorso – forse come ultimo salvagente – la legge 205 del 27/12/2017, in vigore dal 1 Gennaio 2018. Detta norma riguarda il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e per il pluriennale 2018-2020.
Il comma 849 dell’art. 1 della suddetta legge – pronta intuizione del dott. Castaldi – consente agli enti locali, fermo restando i tempi di pagamento dei creditori, di rimodulare o riformulare entro il 31 luglio 2018, il piano di riequilibrio finanziario. E nella riformulazione, l’Ente avrà la possibilità di spalmare le passività in un arco di tempo maggiore, stimato – per la questione camerotana – in un arco temporale non inferiore ai 20 anni.

Per avvalersi di questa misura, il Comune entro il 15 Gennaio 2018, deve trasmettere la deliberazione consiliare contenente la relativa richiesta alla competente sezione regionale della Corte dei Conti, e di concerto al Ministero dell’Interno.

Scarpitta sottolinea l’importanza di questa “grossa opportunità data al nostro Comune”, pur sapendo che ciò che si andrà ad approvare non è detto che venga vagliato dagli organi competenti. Ma è giusto provare anche questa strada. E nel merito auspica un’approvazione all’unanimità.

Segue l’intervento di Pier Paolo Guzzo, capogruppo di minoranza per Camerota Riparte. Parole di apprezzamento per il “pronto intervento” del dott. Castaldi, il quale a pochi giorni dal suo nuovo incarico, con professionalità ha sfruttato questa nuova possibilità offerta al Comune di Camerota. Ribadisce inoltre come la situazione economica in cui versa l’Ente non sia ascrivibile a questa amministrazione.

Però, poi, fa notare che si sta discutendo, a scatola chiusa, di un argomento di cui non è disponibile una situazione chiara e precisa, nonostante le sue precedenti e reiterate sollecitazioni: “Era opportuno che questa situazione venisse portata in consiglio comunale per adottare tutti i provvedimenti necessari a tirare fuori l’Ente dal pantano in cui si trova”.

Il consigliere di minoranza contesta, in effetti, all’amministrazione la mancanza di atti ufficiali sulla reale situazione debitoria dell’Ente.

Pertanto, fa notare che il bilancio consuntivo del 2016 – approvato dal commissario prefettizio – è stato chiuso con un disavanzo di circa seicentomila euro, mentre l’amministrazione, a distanza di qualche mese, e dopo aver approvato il bilancio di previsione 2017, si è recata in piazza per informare i cittadini che il Comune di Camerota vanta una debitoria, solo relativa  ai decreti ingiuntivi, pari a circa 15 milioni di euro.
L’aspettativa di Guzzo era, dunque, che l’amministrazione portasse la rendicontazione reale nella sede opportuna, ossia il Consiglio Comunale, e non la piazza, luogo tanto caro al Sindaco.

L’intervento del consigliere di opposizione si conclude con un passaggio sulla questione Soget. Dopo anni di disordine finanziario, caratterizzato da grandi evasioni, fa notare come la società di riscossione delle tasse stia mettendo in ginocchio l’intera economia camerotana. Fermo restando che le tasse vanno comunque pagate, non condivide il modus operandi di questa società.

Il dott. Castaldi ribadisce alcune specifiche meramente tecniche, senza entrare nell’aspetto politico della vicenda.

La replica di Scarpitta è perentoria: concretezza e non proclami per risolvere una situazione così disastrosa; contingenza ereditata, e che si è andata via via formando negli ultimi 20 anni.

Il primo cittadino sottolinea come, soltanto oggi, dopo sette mesi dal suo insediamento, finalmente dispone di una macchina comunale all’altezza, che comincia a lavorare con efficienza; rilevanza frutto delle sue scelte.
E ribadisce come la sua amministrazione, nell’ottica della trasparenza, sia stata l’unica a scendere in piazza e svelare ai cittadini come stanno realmente le cose e cosa si intende fare per risistemarle.

Esorta il dott. Castaldi a procedere spedito nelle sue mansioni, e segnalare tutte “le mancanze e le mancavolezze” che di volta in volta rileverà. Aspetti che il Sindaco e l’intera amministrazione hanno il diritto di andarlo a raccontare ai propri cittadini.

“Caro dott. Castaldi prendi un bel foglio Excel e segnala tutto ciò che non è stato fatto e doveva essere stato fatto, e che va segnalato. E tutto ciò che sarà oggetto di invio alla Corte dei Conti, perché questa amministrazione deve dare sempre prova di trasparenza”.
In merito alla questione Soget, Scarpitta ricorda che essa è una scelta della passata amministrazione, di non facile soluzione. Con i suoi dirigenti ed impiegati l’amministrazione continua ad avere dei contatti giornalieri, nell’ottica di migliorare una situazione molto difficile. Ed annuncia che entro la prima decade di Febbraio la società “traslocherà” all’interno della casa comunale.

“L’Ente ha bisogno che tutti paghino le tasse” ammonisce il Sindaco, per ambire poi, successivamente, ad una riduzione della pressione fiscale. L’amministrazione sta governando nelle stesse condizioni di una famiglia che “compra solo la pasta ed il pane, perché a questo è stato ridotto il Comune”.


Ed in merito a questo aspetto garantisce che chi non può pagare va sicuramente aiutato, ma chi non era abituato a pagare “o pagava in altri modi”, deve abituarsi a pagare. Della Soget, sottolinea Scarpitta, si lamentano questi ultimi.

Quanto esposto dal primo cittadino, trova ampio riscontro anche nel successivo intervento del vice Sindaco. L’avvocato Francesco Calicchio è concorde con il consigliere Guzzo per quanto concerne l’aspetto inerente alla costruzione di una mappatura della reale situazione in cui versa l’ente.
Pretesto che consente di programmare meglio il futuro. Però fa notare che mappare circa mille fascicoli non sia un’operazione semplice ed immediata, ne per lui e ne per gli uffici comunali preposti.

In effetti non si è mai tentato – o non si è mai voluto – di fare una mappatura reale. E’ stato l’avvocato Calicchio, dopo anni di quiescenza, ad intraprendere, per primo, questo percorso. Risultato di questa inizializzazione: la quantificazione di ben 15 milioni di euro di debiti fuori bilancio, relativi a decreti ingiuntivi nei confronti dell’Ente. E la cifra potrebbe crescere ancora.

In merito alla riscossione dei tributi, il vice di Scarpitta fa notare che l’esternalizzazione di detto servizio non è di per se un fattore negativo. Certamente le modalità con cui la Soget ha affrontato alcune problematiche non sono condivise dalla sua amministrazione. Ragion per cui  costantemente stanno monitorando il loro operato, e quando necessario, pronti ad alzare il tiro.

E conclude, che vi è la massima disponibilità nell’esaminare le singole posizioni, per comprendere le ragioni che portano ad un’ingiunzione di pagamento e susseguente pignoramento. Poiché il pignoramento non avviene dalla sera alla mattina.
Segue la votazione. Favorevoli i consiglieri di maggioranza. L’opposizione si astiene dall’operazione di voto.

Galleria fotografica – All Rights reserved Pietro Avallone

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Laureando in architettura, Flaneur e fotografo. Nel 2004 vince il concorso fotografico "Spalle al mare" indetto dalla Feltrinelli di Napoli. Al suo attivo le mostre fotografiche "Altrove che quì" (IX meeting del mare, Marina di Camerota 2005), "Scelte di vita" (Expressioni, Lacco Ameno-Ischia 2005). Partecipa ad A.GA.T.A. con 2 retrospettive di cui cura personalmente anche gli allestimenti (Camerota, 2009, 2010). Per Edizioni dell'Ippogrifo è autore delle foto dei libri "La nuova Cucina di Napoli" di F. Aiello (2013) e "Sorbillo La pizza di Napoli" di F.Aiello (2014). Nel 2014 una sua foto è pubblicata sul sito del TIME