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Cagliari Salernitana, cinque cose che ho visto

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Cagliari Salernitana, cinque cose che ho visto

Cagliari Salernitana, lo spettro della Lega Pro contro la reale speranza di salvarsi. Specchio di una stagione mediocre e approssimativa. Cosa meritiamo? E con quale spirito?

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Cagliari Salernitana, non è facile raccogliere emozioni, ormai a freddo, e trascriverle cercando di raccontare senza oltrepassare i limiti. Ma ci proverò, dopo lo scempio di ieri. Il peggio deve ancora venire? Lo sapremo venerdì.

[dropcap]1[/dropcap] Esistono più i campioni di una volta. La disfatta delle disfatte. La Salernitana fino al cagliari salernitana60° ha retto, certo. Peccato che il Cagliari aveva il freno a mano tirato e forse anche la retro. Il Modena ha avuto la forza di riacciuffare il Pescara sul 2-2 ed è crollata in 10 uomini. Insomma ha lottato. Il Livorno ha vinto ad Ascoli e il Latina in casa col Vicenza. Ma in chi sperare se nemmeno il carattere ci ha portato i 3 punti sabato scorso in un Arechi da 22000 cuori granata. Per fortuna esistono più i campioni di una volta, in un modo o nell’altro influenti e sempre nella storia. La Ternana di Roberto Breda, leader, capitano e allenatore di una Salernitana che fu, legato alla città, col pareggio a Lanciano al 95° ha mostrato una strada inaspettata alla possibile salvezza.

[dropcap]2[/dropcap] Thriller. È il minuto 95 quello che riscrive il destino di questo campionato. Un tal Martin Valjent di testa fa pari per la Ternana, un gol che fa collassare il Lanciano e che offre uno spiraglio a Livorno, Salernitana, Modena e Latina. Il Lanciano, protagonista di una pazzesca rimonta, è invischiato nel tiramolla dei punti tolti e restituiti con la Lega, Palazzi e co. E se il Lanciano perdesse a Livorno? Tutto risolto, tutto bene? Allora, decide più un gol che un tribunale, si vede che così doveva andare. Però è ora che la Giustizia sportiva sia oggettiva verso i fatti e non dia interpretazioni soggettive.

[dropcap]3[/dropcap] Per guardare avanti mi volto indietro. Corsi e ricorsi storici, lo scrivevo qualche mese fa. Alla vigilia dell’ultima di campionato la storia si ripete. Vittoria obbligata sul Como e occhi, orecchie e smartphone puntati sugli altri campi. Proprio come 25 anni fa, quando la vittoria sul Cosenza all’ultima giornata non bastò e la classifica avulsa (quella che ci vede in svantaggio col Modena…) ci condannò allo spareggio. La Salernitana del 90/91 mancò in alcune cose basilari, proprio come quella attuale.cagliari salernitana

[dropcap]4[/dropcap] Calcio e pallone. Un anno di pallone più o meno abbozzato, approssimato. Quasi niente da salvare, una rosa da rifare, una guida tecnica non all’altezza, pochissime qualità, sia calcistiche che motivazionali. Sarà anche il destino a decidere per noi, o i Tribunali, chissà. In ogni caso, anche con la salvezza, squadra e società usciranno sconfitte perché non all’altezza e non meritevoli di una categoria e di un Campionato mediocre. Nonostante le molteplici occasioni perse abbiamo ancora la possibilità di salvarci. È finita si dice alla fine ma si può essere realisti anche da subito.cagliari salernitana

[dropcap]5[/dropcap] Mors tua vita mea. Tutti i calcoli e le tabelle vanno a farsi benedire. Nessuno, penso, avrebbe predetto ciò. Nemmeno una possibile salvezza diretta a 45 punti. Allora ricapitoliamo. La Salernitana deve assolutamente vincere col Como, sperare che il Livorno vinca o pareggi col Lanciano, che il Modena non vinca a Novara e che il Latina perda a Pescara. E non si sa per quale grazia…questa combinazione ci regalerebbe la salvezza diretta, avendo fatto poco per ottenerla. A saperlo, 40 partite non me le intossicavo. La cosa peggiore è attendere fino a quell’ultimo minuto, decisivo, fatale e a due facce. Da un lato il baratro dall’altro la speranza.

Foto: U.S. Salernitana 1919Lega B [ads2]