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Brasiliani “unidos” per cambiare il proprio paese.

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Brasiliani “unidos” per cambiare il proprio paese.

I brasiliani uniti come non mai in un’unica protesta, stanchi della corruzione che dilaga da troppo tempo nel Paese.  Gli aumenti di prezzo dei servizi pubblici e le spese superflue della Confederations e dei Mondiali 2014  hanno fatto scatenare la rabbia e dato la forza al popolo di scendere in strada e manifestare. Sono centinaia di migliaia , soprattutto giovani, i brasiliani che sono scesi nelle proprie città, contro il governo Dilma, colpevole di una cattiva gestione. Sui social network come Twitter la fanno da padrona gli hashtag come #OGiganteAcordou #changebrazil #vemprarua #resistbrazil. Ed è grazie al tam tam sulle varie piattaforme sociali  che è stato possibile riunire tanta gente, tutti con un unico scopo: far sentire la propria voce e la propria indignazione al mondo intero. Alcune proteste pacifiche sono degenerate in scontri violenti contro la polizia. Nella capitale, Brasilia, alcune persone sono riuscite a salire sulla cupola del Parlamento e hanno srotolato striscioni di protesta. E le dichiarazione fatte dal presidente della Fifa non hanno di certo placato la situazione già pesante: “Il calcio è più importante dall’insoddisfazione della gente”. E nello sconforto più totale la solidarietà dal mondo non è tardata ad arrivare, 25 città in tutto il mondo si sono unite alla protesta, brasiliani e non, seppur lontani, hanno dimostrato di condividere un sentimento di orgoglio scendendo in strada e partecipando attivamente alle discussioni sulle reti social. O Brasil Acordou, ora tocca al governo svegliarsi e agire, per il bene del suo popolo.