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Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: marketing, cultura e Alberto Angela tra gli ospiti.

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Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: marketing, cultura e Alberto Angela tra gli ospiti.

Si chiude oggi la quattro giorni paestana dedicata al Turismo Archeologico alla sua quindicesima edizione. Ottimi i numeri con centinaia e centinaia di metri quadrati di spazi espositivi, stand informativi, ore e ore di conferenze, dibattiti, migliaia di visitatori. Ci si chiede però quanto in concreto manifestazioni come questa aiutino il comparto cultura, in Italia non forza trainante per sviluppo, ma ancora troppo abbandonato. Si vogliono quindi analizzare i punti forti dell’evento assieme a quelli deboli e tra le migliori trovate senza dubbio l’espediente di ospiti dal nome altisonante, come il caso del conduttore di programmi scientifico-culturali Alberto Angela.

Fattore positivo è l’arrivo di congressisti, addetti ai lavori, studiosi, politici, figure che lavorano nel settore dei Beni archeologici e culturali in varie settori e ambiti, da tutta Europa e dall’area del Mediterraneo. Il rischio è che i visitatori però restino nella chiusa ed elegante cornice delle sale congressi del prestigioso Hotel Ariston, senza guardare concretamente alla Paestum ‘Bene Archeologico’ che, sebbene sia visitata e conosciuta, ci si chiede, lo è fino in fondo? Passando infatti dalla confusione e la calca (buon segno) degli stand della Borsa all’Area Archeologica ci si accorge di quanto poco è stato fatto per far coincidere la movimentazione convogliata nel luogo fisico dell’Ariston all’altrettanto luogo fisico, ma anche fortemente intellettuale degli scavi veri e propri e del Museo Archeologico, pressoché vuoto: le cattive condizioni metereologiche di fatto non hanno aiutato.

Sebbene le finalità della Borsa siano altre, legate al marketing, alla pubblicità, all’arrivo nella nostra Provincia di stranieri operanti nel settore del turismo, l’aspetto più strettamente legato al singolo ‘bene’ e alle peculiarità che lo contraddistinguono da altri monumenti viene ancora forse solo in parte integrata col discorso globale all’interno della Borsa: si è infatti notato come non è stato messo a punto un sistema di guide turistiche in grado di trasferire i visitatori della Borsa direttamente al cuore storico di Paestum, facendo comprendere altresì come possa essere possibile dai meri discorsi giungere alla pratica del lavoro ‘in situ’ per la valorizzazione del ‘Bene archeologico’. Le guide operanti presso gli scavi hanno invece lamentato una poca affluenza, alcuni gruppi non sapendo presso chi rivolgersi hanno preferito visitare autonomamente l’Area archeologica e il Museo, con scarsi risultati sia per l’indotto da un punto di vista economico, sia per la formazione e l’acculturazione dei singoli.

Degna di nota di certo la presenza di Angela, che trai vari incontri spicca per chiarezza e interesse suscitato col tema ‘Rapporti di coppia in età romana: amore, curiosità e miti da sfatare’. Sebbene Angela non sia per gli Storici dell’Arte e Archeologi la figura del ricercatore puro e accademico, il suo esempio è di un divulgatore di cui tutti conosciamo meriti e successi essendo da anni presente sui media italiani. Lo studioso, preparato e appassionato del proprio lavoro, è stato estremamente bravo nel mettere in pratica l’aspetto della trasmissione del messaggio, veicolato in maniera semplice e non banale, merito anche dell’argomento trattato, ricco di possibili risvolti aneddotici che però Angela si preoccupava sempre di chiarire da quale fonte letteraria classica fossero tratti.

Un giudizio positivo va rivolto anche all’area destinata al Ministero per i Beni e Attività culturali, nei cui spazi si sono svolte oltre che la consueta attività informativa, varie iniziative e conferenze tra le quali quella dedicata alle istallazioni multimediali nella Villa Marittima Archeologica Romana di Minori. Proprio a Minori difatti si è rivolto uno ‘sforzo’ della Sovrintendenza per i Beni Archeologici di Salerno che ha commissionato e fatto realizzare un importante lavoro intitolato ‘Otii marittimi’, prodotto da ‘Studio Azzurro’ che da anni lavora nel campo della video-arte e delle istallazioni in contesti culturali di spicco per favorire la multimedialità e la comprensione dei Beni artistici e archeologici attraverso un percorso sensoriale e percettivo il più completo possibile. E’ utile difatti ribadire che lo sviluppo futuro sembra andare, anche da quanto visto all’interno della Borsa, verso una quasi totale cancellazione della fruizione passiva dello spettatore a vantaggio di una attiva e più stimolante esperienza emotiva che favorisca un permanere duraturo dei concetti appresi soprattutto dai più giovani, abituati a confrontarsi con gli ipertesti del web.