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Battipaglia: gli ultimi aggiornamenti del disastro ambientale

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Battipaglia: gli ultimi aggiornamenti del disastro ambientale

Lavoro incessante dei Vigili del Fuoco sul posto: dalle ore 15:00 di ieri sino a questi minuti c’è un’operazione no-stop dei Caschi Rossi. Gli ultimi aggiornamenti da Battipaglia

È il giorno dopo una tragedia che, ancora in questi momenti, è difficile da metabolizzare, così come percepire e capire la grandezza dei danni e delle ripercussioni che si avranno sul territorio. Battipaglia, per l’ennesimo anno, si ritrova a convivere con i veleni sprigionati dai fuochi che hanno arso quintali di ecoballe.

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La situazione, questa mattina, è tranquilla. Le operazioni di spegnimento condotte dagli instancabili uomini della Protezione Civile di Battipaglia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, provenuti da diversi distaccamenti, hanno permesso che le fiamme venissero domate e poste sotto controllo. Si tratta, a questo punto, di un incendio controllato.

Nelle prime ore d’emergenza, e durante tutta la notte, sono stati versati sulle fiamme, sulle balle in combustione, diversi quintali d’acqua. Successivamente, nella lotta all’incendio, sono stati utilizzati liquidi schiumogeni, utilizzati anche in queste ore, come mostrano le immagini. I mezzi – i Bai Poseidon X6 –  provengono da Bari e da Napoli.

Questi speciali schiumogeni antincendio vengono utilizzati per escludere l’ossigeno, per prevenire la formazione di vapori e per raffreddare la superficie.

Ma importante è stato, e lo è tutt’ora, il supporto di mezzi quali escavatori/pale. Se nella giornata di ieri le pale gommate sono state impossibilitate ad entrare all’interno, dalle ore 06:30 un mezzo cingolato di Adinolfi viene utilizzato per sparpagliare i rifiuti. Questi, nel frattempo, sono oggetto di versamenti d’acqua e terra, per ridurne i fumi.

Dall’ordinanza di rimozione al disastro ambientale

Come ormai risaputo, persisteva un’ordinanza di rimozione nel luglio 2018. Fu richiesta una proroga per motivi tecnici che fu concessa dall’Ente comunale. Tuttavia a maggio, terminato il periodo assegnato per la bonifica, fu richiesta un’ulteriore proroga, che è stata negata, per cui il privato aveva l’obbligo di rimuovere i rifiuti con immediatezza, e nel frattempo veniva avviata contestualmente, la procedura contemplata dall’art 242 del Codice dell’Ambiente con trasferimento per competenza alla Provincia ed alla Regione affinché venissero attuate immediatamente misure di prevenzione, di ripristino e bonifica.

Ora faremo una denuncia per disastro ambientale visto l’inottemperanza” annuncia la sindaca Cecilia Francese.

L’ordinanza del comune: l’invito ai cittadini di Battipaglia

  • A tutti i cittadini residenti ed a tutti i titolari di attività produttive, che ricadono nell’area ricompresa nel raggio di I km dall’origine dell’incendio, di mantenere chiusi tutti gli infissi esterni così da evitare il passaggio di potenziali inquinanti dall’esterno all’interno, spegnendo a tal fine anche tura gli impianti di areazione forzata;
  • Nelle medesime zone circostanti l’origine dell’incendio e sempre per un raggio di 1 km è fatto altresì divieto di manifestazioni ludico sportive, fruizione di impianti natatori e solarium o altri eventi programmati all’aperto;
  • In tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro, ricadenti in un raggio di 100 metri si dispone l’allontanamento dei residenti. Il presente divieto ha validità fino al termine delle operazioni di spegnimento e seguiranno comunicazioni ed aggiornamenti in base all’attività dei Vigili del Fuoco in corso;
  • È fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile. Per quanto riguarda la coltivazione e raccolta di ortaggi per uso domestico e le eventuali piantagioni ad uso commerciale, nelle more delle disposizioni dell’Arpac – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale -, da comunicarsi con successivo e separato atto, il consumo e la trasformazione dovranno avvenire solo dopo accurato lavaggio con acqua potabile. In caso di allevamento di animai deve essere vietato il pascolo di animali da reddito e ove possibile gli animali devono essere mantenuti al chiuso.