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Battipaglia, il duro sfogo di Cecilia Francese sui social

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Battipaglia, il duro sfogo di Cecilia Francese sui social

La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese affida le sue parole ai social. Con un lungo post su Facebook la Prima Cittadina commenta le numerose voci susseguitesi in merito alla vicenda di Velardi e di Fernando Zara

Cecilia Francese, la sindaca di Battipaglia, pare che abbia detto “basta”. Ecco le sua parole:

La democrazia non sta nel riempire di fango chi non la pensa come te. Un sistema del genere porterebbe all’isolamento politico e culturale. Confrontarsi con chi non la pensa come te e dimostrargli che ha sbagliato con la forza delle tue argomentazioni è il vero primo passo del vivere civile. Il giornalista Velardi ha detto in risposta a chi lo riempiva di improperi sul suo sito, perché arrabbiato per le sue dichiarazioni, di essere disposto a venire a Battipaglia a spiegare la sua posizione.

Bene, non ho fatto altro che dirgli di venire, di discutere, di chiarire con chi a quella manifestazione c’era. Persone vere, reali che a quella manifestazione hanno protestato con orgoglio non ritenendo certamente di aver fatto un piacere alla camorra.

Troppo facile sparare sentenze e sottrarsi al confronto, più utile far capire a chi non si è sottratto che forse della nostra lotta non ne è stato compreso il senso, il senso di giustizia, di forza e di appartenenza. La possibilità di chiarire significa affermare con coraggio le nostre posizioni, permettere a chi ha sbagliato di rivederle e di non cadere in errore su quello che stiamo facendo, tutto questo significa dare ancora più importanza al nostro percorso. Io non ho paura dei confronti, se altri non se la sentono facciano come credono. E infatti mentre c’è chi grida allo scandalo e si sottrae, ci sono altri, anche fra i comitati di lotta, che a quell’incontro verranno forse nessuno può parlare a nome di tutti perché molto spesso finisce per trovarsi a parlare a titolo personale.

È molto più semplice buttare fuori contumelie e offese senza poi misurarsi con chi la pensa in modo diverso, questi sono metodi che appartengono ad altri e non a me. Esprimersi è un diritto, come il mio di fare in maniera diversa. Stucchevoli anche gli attacchi per la consulenza riconosciuta a Fernando Zara. Il movimento di Rivoluzione Cristiana è stato alleato di Etica per il buon Governo in campagna elettorale, può piacere o no, ma è un altro discorso perché il tutto è stato fatto da sempre alla luce del sole.

Sulle alleanze, poi, non credo che tutti quelli che si inerpicano sui “pulpiti” abbiano le carte in regola per emettere giudizi e sentenze, visto le alleanze oggettive (potremmo dire…le alleanze “di fatto” ?) alle quali abbiamo assistito in questi mesi soprattutto quando si tratta di buttare fango sull’Amministrazione. A noi non meraviglia più niente, però bisognerebbe avere l’umiltà di non pretendere di ergersi a “censori” delle scelte di altri ed impartire lezioni. Tutti dovrebbero ricordare che Etica è un movimento civico ed in quanto tale trasversale.

Per cui le alleanze le abbiamo chiuse sulla base di un programma, altri che inalberano orgogliosi bandiere di parte, forse dovrebbero stare più attenti alle alleanze (anche quelle di ” fatto”) e forse incominciare a porsi, con umiltà, la domanda sul perché quelle bandiere non sventolano più tanto.”