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Battipaglia, paura in Piazza Amendola. Crolla un albero vicino le “De Amicis”

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Battipaglia, paura in Piazza Amendola. Crolla un albero vicino le “De Amicis”

Solo danni a cosa, ma tanta paura e sgomento nella piazza principale di Battipaglia, dove il crollo di un albero poteva sortire esiti peggiori

Si è sfiorata una tragedia nel pomeriggio a Battipaglia a causa della caduta di un albero. Durante un’intensa perturbazione, un grosso ramo di uno degli ormai pochi alberi rimasti in Piazza Amendola, si è staccato ed è crollato al suolo, proprio nei pressi dell’ex scuola “De Amicis”. La fortuna ha voluto che in quell’istante non ci fosse nessun passante: il grosso ramo, tuttavia, ha travolto una struttura temporanea lì presente: un box-spogliatoio.

Infatti, pochi giorni prima in Piazza Amendola si è svolto il consueto “Beach” che anima l’estate battipagliese. Una vera fortuna che il ramo sia caduto solo dopo il termine dell’evento in questione. Sul fatto sono intervenute diverse associazioni che hanno lamentato la scarsa attenzione, da parte dell’amministrazione Francese, alla cura del verde pubblico.

Tra queste, l’associazione Civica Mente: “Nel pomeriggio, per fortuna, è andata bene a questa amministrazione: le poche gocce di pioggia hanno fortunatamente prodotto solo danni materiali. Chiaramente poteva andare molto, molto peggio. Si tratta dell’ennesimo “risultato” di una cattiva gestione – anzi, forse – di una non-gestione del verde pubblico: un’amministrazione che non sa guardare oltre il proprio naso, in grado – e non sempre – di eliminare un problema solo quando si concretizza.

Anche Legambiente Battipaglia-Bellizzi si è espressa sul fatto: “Ogni volta che c’è un incidente con enormi rami che crollano al suolo o tronchi che si spezzano, ripetiamo le stesse cose: è necessario un piano del verdeBisogna censire lo stato di salute degli alberi, pianificare interventi, abbattere quando è necessario e saperlo comunicare preventivamente alla cittadinanza, senza agire ‘di nascostoì come se si avesse la coscienza sporca. Bandire una volta per tutte l’odiosa pratica della capitozzatura, la potatura estrema dei rami che pone una condanna a morte sulla pianta.”