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La Palmeco s.r.l. “apre le porte”: giornata di inaugurazione di inizio attività

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La Palmeco s.r.l. “apre le porte”: giornata di inaugurazione di inizio attività
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Stamane l’Open day della Palmeco s.r.l.: l’azienda per lo smaltimento dei rifiuti in via Spineta apre le porte ai visitatori

Stamane, a Battipaglia presso l’azienda di smaltimento rifiuti Palmeco s.r.l., si è tenuta la conferenza di inaugurazione di inizio attività e di fine lavori di adeguamento e ammodernamento degli impianti di produzione.

Obiettivo dei lavori di rifacimento quello di riciclare in maniera più elevata la frazione indifferenziata puntando ad arrivare ad una percentuale pari al 60%. Scopo dell’open day è stato quello di spiegare cosa si fa nell’azienda e far visitare gli spazi di lavoro. Alla conferenza di apertura hanno relazionato, tra gli altri, i titolari Alfonso e Federico Palmieri, l’amministratore Giuseppe Mililli e l’ingegnere Giuseppe Vitale, il quale ha illustrato uno studio da lui svolto in merito alle diffusioni emissive odori gene dell’impianto in questione e dell’eventuale impatto ambientale da esso derivante.

Ma fattualmente in cosa consiste l’ampliamento degli impianti?

Federico Palmieri

Risponde ai nostri microfoni Federico Palmieri:

L’ampliamento dell’impianto consiste semplicemente nell’inserimento e nell’utilizzo di nuove tecnologie dotate di rilevatori ottici per il riciclo del materiale, principalmente plastica e indifferenziato. Questi congegni ottici consentono percentuali di recupero delle frazioni di rifiuto molto più alte rispetto alla vecchia impiantistica”.

L’azienda prenderà in lavorazione altri quantitativi di rifiuti rispetto agli attuali? 

“No, perché si tratta di immagazzinare il rifiuto indifferenziato proveniente esclusivamente dalla raccolta comunale di Battipaglia per poi immagazzinarlo e sottoporlo al nostro impianto”.

Cosa ci può dire del fermo amministrativo imposto all’azienda nel marzo 2018?

“In quella data c’è stato un controllo eseguito dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE n.d.r.) che alle carte notificavano che in azienda c’erano più rifiuti stoccati rispetto a quelli autorizzati. Ovviamente i nostri legali hanno contestato nelle opportune sedi, in quanto i rifiuti da loro considerati in eccesso in realtà erano rifiuti autoprodotti dalla selezione dei rifiuti in ingresso e quindi non dovevano sottostare al limite autorizzativo ed il giudice ha disposto per questo il dissequestro dell’impianto” .

E l’iniziativa del comune di Battipaglia al TAR?

“Ci è stato fatto presente che una delibera di giunta regionale del 2004 con il comune di Battipaglia, stabilisce che nella zona PIP non devono più sussistere aziende insalubri di prima e seconda classe. Quindi i nostri legali rappresentanti hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, sede in cui il Comune di Battipaglia non si è costituito perché era assente. Di conseguenza i giudici hanno disposto la riapertura dell’impianto. Per il momento è una sospensiva da parte del TAR che si andrà a discutere il 20 febbraio: giorno del ricorso davanti al collegio dei giudici”.