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Battipaglia, Tozzi polemico sull’amministrazione. La maggioranza: “Ricandideremo Cecilia”

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Battipaglia, Tozzi polemico sull’amministrazione. La maggioranza: “Ricandideremo Cecilia”

Battipaglia, Tozzi polemico sull’amministrazione. I capigruppo accusano: “Dichiarazioni ingiustificate. Volevano che non ricandidassimo Cecilia Francese”

Battipaglia, sta facendo ovviamente discutere il nuovo assetto politico delineatosi negli scorsi giorni e destinato ad affermarsi anche prossimamente in Consiglio comunale. Le dimissioni degli assessori di area Tozziana hanno profondamente modificato gli equilibri della maggioranza, forse compromessi, ma per adesso i capigruppo Pino Bovi, Pietro Cerullo, Valerio Longo, Francesco Marino e Giuseppe Salvatore continuano a rilasciare dichiarazioni a testa alta.

“Siamo fortemente sorpresi dalle parole dell’assessore Ugo Tozzi. Ci sorprende il fatto che si possa definire “liberato” dalle catene dell’amministrazione Francese. Ancor più sorprendente parlare di mancanza di polso e di mancata risoluzione dei problemi della città. Vogliamo ricordare all’ex vicesindaco che erano quattro i componenti del suo gruppo che facevano parte di quell’esecutivo e che – i fatti dimostrano che oltre le belle parole, non erano al servizio della città ma esclusivamente funzionali alle logiche egemoniche del cosiddetto gruppo Tozzi – che avrebbe dovuto risolvere i problemi del comune. La nostra etica è inattaccabile abbiamo da sempre intavolato discussioni politiche e trovato confronti e mediazioni corrette e condivise”.

Sulla causa del malcontento (l’ipotesi di un rimpasto), il gruppo mette le mani avanti, “Anche il paventato rimpasto è passato attraverso un confronto tenuto nella mattinata di ieri e la scelta di andare via è stata dal gruppo Tozzi ben ponderata anche alla luce della palese confessione di pensare già alle nuove elezioni per le quali auspicavano e chiedevano che Cecilia non fosse candidata. Lei, leader indiscusso di questa amministrazione, sarà la naturale candidata fra tre anni e saranno gli elettori e non i candidati concorrenti a decidere se potrà essere confermata. Archiviata un’altra pagina che si chiude con cosa amara, guardiamo avanti. Il cambio di passo che ci attende non prevede sterili polemiche, bensì, la possibilità di dare finalmente alla città risposte serie e concrete. Il lavoro svolto dalla Sindaca e dalla maggioranza che la sostiene, in questi primi ventiquattro mesi pur fra difficoltà notevoli legate alla situazione economica dell’Ente, da una struttura tecnica da riorganizzare dalle basi, da un’assenza consolidata di ruolo sui tavoli sovracomunali a una crisi profonda di momenti fondanti dell’attività amministrativa come la società Alba, ad una situazione di contenzioso di proporzioni inimmaginabili, ha avviato quel processo di trasformazione profonda della città di cui Battipaglia aveva e ha assoluto bisogno. Riteniamo, quindi, inopportuno e inaccettabile che a puntare il dito contro questa amministrazione sia proprio chi doveva essere in grado di contribuire ad apportare soluzioni. Comprendiamo però le velleità politiche di chi si sente già candidato alla guida di Battipaglia”.

“Le polemiche non intaccheranno questa maggioranza e la fiducia incondizionata nei confronti della nostra Sindaca,”continuano“lasceremo alle spalle questa fase politico amministrativa fondata su tensioni e polemiche. Completata la riorganizzazione della macchina amministrativa, punteremo ora a velocizzare la realizzazione del nostro programma elettorale. Battipaglia ha bisogno di un cambio di prospettiva e di una capacità programmatica che guardi al futuro, frutto di un governo di coalizione così come hanno voluto i cittadini battipagliesi due anni fa. Per questo ribadiamo il nostro impegno e sostegno convinto nei confronti della Sindaca Cecilia Francese e affidandoci completamente al suo ruolo di garante e alla sua piena autonomia di Sindaca la valutazione e le scelte di carattere organizzativo tese a consentire a questo governo cittadino di espletare il proprio mandato ritenendo di superare ora e subito le turbolenze che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di vita dell’Amministrazione di Battipaglia ritenendo che ora lo sforzo di tutti quelli che ci vogliono stare debba essere rivolto al rilancio di un lavoro intenso per dare risposte alla città, guardando alle prossime scadenze. Tanti gli impegni e il lavoro che ci attende, pertanto rimandando al mittente le accuse, affermiamo con certezza che non vi è nessuna crisi di Governo e che la maggioranza compatta è intorno al sindaco”.

Le dichiarazioni dei dimissionari

Si parla quindi già delle prossime elezioni per le quali sembra almeno per il momento sicura una ricandidatura dell’attuale sindaca Cecilia Francese. Su facebook, però, arrivano anche le parole di Michele Gioia, uno dei dimissionari di area dei giorni scorsi che sembra non mandare giù l’idea che il gesto sia presentato come una rimostranza elettorale.

“Non sono poche le motivazioni che mi supportano nella scelta sofferta di dare le dimissioni come assessore del Comune. Prima tra tutte la convinzione di essere assolutamente inadeguato rispetto ad un modo di “fare politica” che non condivido, non comprendo”scrive sul suo profilo social“Una parte della classe dirigente in “rissa” continua, è avvitata su questioni più personali che politiche a discapito del paese. Non voglio che l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi si perda nell’insoddisfazione, nell’impossibilità di fare, di agire davvero per il bene comune. Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l’attuale vicenda amministrativa; ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli scopi condivisi, il mio tempo. Ho provato, con umiltà e correttezza, a creare rapporti collaborativi con tutti: con la Sindaca , con i colleghi assessori, con i consiglieri comunali, con le istituzioni di altri comuni e  con i dipendenti comunali, per rendere maggiormente visibile l’impegno di tutti a fare di questa città un luogo migliore.

Ho dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la loro provenienza sociale e/o politica, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere. Subito. La logica del rimandare a domani i problemi di oggi davvero non mi appartiene. E’ una questione di stile. Ma, nonostante tutto, evidentemente bisogna fare altro; bisognerebbe che da più parti si facesse altro. Di più: bisognerebbe costruire, più che demolire. Rinnovare, ridare speranza”.

Nonostante la velata polemica sulle divergenze politiche, Gioia si dimostra accomodante: “Non mi permetto di giudicare il passato o il presente. Né voglio indugiare oltre con le mediazioni. Voglio, al contrario, immaginare una vicenda nuova in cui il protagonismo vero di gente laboriosa sia al centro di tutte. Distante da storie che vengono da lontano, che non appartengono a me né a tanti altri che come me vorrebbero solo “provare” a fare politica nell’interesse di questo “maledetto” Paese e del suo Popolo. Secondo coscienza compio questa scelta di distinguo dall’attuale vicenda amministrativa. Non sarebbe giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, una postazione remunerata, non condividendo più il percorso che la stessa maggioranza sta portando avanti perché spostato e ripeto, più su faccende personali che su azioni amministrative da compiere nell’interesse della collettività”.

“Ebbene, sono sereno per aver agito in coscienza, onestà e lealtà”conclude l’ex assessore“profondendo ogni sforzo possibile ma affranto e disorientato, svuotato e amareggiato: ho adempiuto a quanto di mia competenza, avviando concretamente tutte le procedure utili al raggiungimento degli obiettivi concordati e fissati. Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui. Approfitto di questo momento per ringraziare la Sindaca che ha sempre manifestato stima e rispetto nei miei confronti, una persona perbene e onesta, i colleghi/Amici della giunta per essere stati leali e disponibili, alcuni dei consiglieri comunali che bene hanno interpretato il ruolo, lavorando nell’interesse della collettività, la Dottoressaessa Asfaldo , per il lavoro straordinario fatto e il supporto tecnico fornito a noi tutti, la Dottoressa Pannullo, elemento professionalmente eccellente, risorsa importante per questo Ente, i dipendenti comunali che hanno interagito con me per il bene di tutti; che hanno fatto dell’umiltà e dello spirito collaborativo un’arma vincente. A quelli che, invece, mi hanno ostacolato, dico solo che assumere un tale tipo di atteggiamento senza mai scusarsene non è un danno a me come persona, ma è un danno all’intero ambiente di lavoro in cui si opera. Danno che, inevitabilmente, si ripercuote su tutta la collettività”.