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Baronissi, approvato il bilancio di previsione 2018

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Baronissi, approvato il bilancio di previsione 2018

È stato approvato dal Consiglio Comunale di Baronissi il bilancio di previsione del 2018: nessun aumento di tasse, 14 milioni di investimenti e fondi per sicurezza e scuole

Il Consiglio comunale di Baronissi ha approvato il bilancio di previsione 2018. Non è previsto alcun aumento di imposte, tariffe tributi e canoni a carico dei cittadini. Invariate Imu, Tasi e Tari; invariata anche l’aliquota dell’addizionale Irpef confermata allo 0,7%. Nessun aumento per asili nido, mense, trasporto scolastico, cimitero, campo sportivo.

“È un bilancio che non è fatto solo di numeri – spiega il sindaco Gianfranco Valiante ma con un’idea precisa di città che punta a migliorare la sicurezza del territorio, delle scuole, dei trasporti e della coesione sociale. Un importante capitolo è stato dedicato agli investimenti che supereranno i 14 milioni di euro prevedendo importanti somme per le scuole, l’istruzione, la sistemazione idrogeologica e la sicurezza del territorio. Previsto un maggiore importo di spesa rispetto agli anni scorsi anche per il sociale e la cultura”.

Nel biennio 2018 – 2019, sono stati previsti 120mila euro di investimenti per la sicurezza e oltre 50mila per le scuole. Continuerà la lotta all’evasione: per l’anno in corso il Comune conta di recuperare oltre 500mila euro. “L’approvazione del bilancio di previsione è un atto di fondamentale importanza che ha visto la partecipazione attiva e l’impegno dell’intera amministrazione comunale – sostiene il vicesindaco e assessore al bilancio, Anna Petta – uno strumento che mette al centro dell’attenzione politica la sicurezza del territorio, i giovani, la cultura e lo sport. Particolare attenzione viene dato al sociale con lo stanziamento di 50mila euro per l’attivazione di “voucher lavoro”. Dall’analisi del bilancio appare evidente la volontà dell’amministrazione di porre al centro della propria azione amministrativa i cittadini, garantendo lo standard qualitativo dei servizi senza determinare un aumento delle tariffe e delle imposte seppure nel contesto di sempre minori trasferimenti da parte dello Stato e di un irrigidimento costante della normativa in materia di bilancio”.