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Analfabetismo nel mondo: come promuovere il diritto allo studio

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Analfabetismo nel mondo: come promuovere il diritto allo studio

L’ analfabetismo è una piaga ancora molto presente in tutto il mondo. A partire da alcune zone “calde”, dove i conflitti sono la realtà quotidiana

L’ analfabetismo è una piaga ancora molto presente in tutto il mondo. A partire da alcune zone “calde”, dove i conflitti sono la realtà quotidiana, l’impossibilità di frequentare una scuola è diffusa anche in luoghi in cui buona parte della popolazione vive in condizioni di povertà, unendo indissolubilmente le due realtà. Più di 100 milioni di bambini oggi non hanno mai visto una scuola, vedendosi negare quello che la Convenzione dei diritti del bambino ha dichiarato essere uno dei diritti più importanti: l’istruzione. Senza istruzione molti di questi bambini sono condannati a rimanere nelle condizioni in cui si trovano oggi loro e le loro famiglie. Povertà, mancanza di strumenti per conoscere i propri diritti, incapacità di uscire dal circolo vizioso che li attanaglia in un’esistenza di sussistenza, sono purtroppo realtà ancora oggi ben presenti nel mondo, soprattutto in alcune zone.

Cosa fare contro l’analfabetismo

Noi possiamo fare molto contro l’analfabetismo, grazie ad ActionAid che attraverso l’adozione a distanza promuove il diritto all’istruzione. Sono diverse le campagne di sensibilizzazione promosse da ActionAid per sostenere le bambine e consentire loro di conoscere i propri diritti. Con una minima spesa mensile oggi possiamo aiutare dei bambini a frequentare quotidianamente la scuola, ad avere a disposizione gli strumenti che permettano loro di migliorare le loro condizioni di vita e quelle delle loro famiglie. Senza il nostro aiuto questi bambini sono condannati a rimanere nella loro realtà quotidiana, senza conoscenza ma non solo: in molte zone del mondo in cui l’analfabetismo è molto presente, sono una realtà anche la guerra, la mancanza di cibo, i matrimoni precoci e le gravidanze per bambine poco più che adolescenti.

La realtà quotidiana delle bambine analfabete

Purtroppo la piaga dell’analfabetismo colpisce soprattutto le bambine, che rappresentano più del 60% dei minori analfabeti al mondo. In alcune zone, come ad esempio in Somalia o in Niger, le percentuali di bambine analfabete tra i 7 e i 16 anni supera il 70%. Stiamo parlando della maggioranza delle figlie femmine che non hanno mai messo piede in una scuola; a volte non sono neppure state registrate all’anagrafe, a causa della scarsità di mezzi da parte dei genitori. Queste bimbe sono spesso destinate a essere date in spose ancora molto piccole, per fare in modo che non pesino sulle loro famiglie. Non avere accesso ad una scuola in molti Paesi significa non essere in grado di esercitare i propri diritti civili, non conoscere la realtà al di fuori dell’inferno in cui si vive quotidianamente e non avere neppure gli strumenti per farlo.

La principale causa dell’analfabetismo

Nella maggior parte dei casi i bambini sono analfabeti a causa della povertà delle loro famiglie. La scuola a volte può essere troppo costosa per poterla far frequentare a tutti i figli, oppure si può trovare in un luogo troppo lontano per consentire di raggiungerlo in modo agevole. Purtroppo ancora oggi ci sono famiglie nel mondo costrette a non far studiare i propri figli per poterli sfruttare come forza lavoro. In queste situazioni le figlie femmine sono le più discriminate; se una famiglia si può permettere di mandare a scuola solo un figlio, deciderà di certo per uno di sesso maschile. Oltre alla povertà, che è ancora una realtà quotidiana per moltissime famiglie nel mondo, in alcune zone i conflitti sono una piaga costantemente viva. Dove c’è la guerra le scuole spesso chiudono, rendendo impossibile per i bambini ottenere un’istruzione. Nei luoghi in cui i conflitti durano per anni, o anche decenni, poter andare a scuola è poco più che un miraggio. Noi possiamo fare qualcosa, adottando a  distanza un bambino, aiutandolo ad avere un’istruzione e permettendogli così di migliorare le sue condizioni di vita. Questo aiuto non è solo per lui, ma anche per la sua famiglia.