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Alla Tavola della Principessa Costanza in una Teggiano scenografica

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Alla Tavola della Principessa Costanza in una Teggiano scenografica

Si riconferma un successo la manifestazione medievale Alla Tavola della principessa Costanza a Teggiano, riproponendo uno spettacolare assalto al castello 

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Ci sono vari modi per fare della rimembranza storica un’attrazione turistica, costante e viva. Alla Tavola della Principessa Costanza, che si svolge a Teggiano da 22 anni, ogni edizione riesce a portare la storia ad un livello spettacolare, per fare della valorizzazione un viaggio evocativo del 1480, nel giorno delle nozze tra la principessa Costanza e il principe di Salerno e Signore di Diano, Antonello Sanseverino. Un giorno memorabile, perché unì la gioia alla morte, con l’assalto al castello da parte degli Aragonesi.

La manifestazione medievale curata dalla Pro Loco di Teggiano, compie un’attenta rievocazione storica delle nozze tra i due principi fino all’assalto, snodandosi in tre parti ognuna espressione di una forma di esperienza e d’interpretazione del passato.

alla tavola della principessa costanza
Alla Tavola della Principessa Costanza, Teggiano

Il corteo, che accompagna la principessa Costanza dal castello fino alla piazza, compie una sfilata trionfale in cui i costumi, realizzati con minuzia e attinenza storica, riempiono di colori le pietre bianco-grigie, decorativi come le tante colonne tortile e corinzie che si trovano nella bella Teggiano. Nei costumi si legge un’epoca, una micro civiltà in cui l’eleganza e la raffinatezza non si soffermava soltanto sugli abiti ben cuciti e arricchiti di gioielli, ma erano il riflesso di un modo di stare tra la gente, educati anche al passo cadenzato e in sincrono con l’altro. I nobili erano l’esempio, il termine di paragone.

Il corteo così, nella sua funzione celebrativa, è rappresentazione storico-culturale di un sistema gerarchico e sociale che si basava appunto sulle differenze e la collaborazione. Il popolo, che rimane alla fine del corteo, è il cuore pulsante del piccolo sistema, il “disordine” e l’allegria, l’integrazione e il senso di appartenenza, che si contrappone meravigliosamente alla geometria nobiliare. Due anime della stessa società, che rivive pienamente Alla Tavola della Principessa Costanza.

Intrattenuti dal simpatico giullare trasformista, sia nella capacità di giocare con le parole sia nel cambio di ruoli, diventando all’occasione anche sputafuoco che interagisce con i giocolieri, l’atmosfera celebrativa si scioglie per passare alla seconda parte della manifestazione, che consiste nel percorso storico-gastronomico itinerante, in cui incontrare tipicità locali preparate dalle diverse taverne espositive. In questa fase, lunga perché precede l’assalto al castello fissato alle 00.45, la rappresentazione mantiene la “recita” nei luoghi reali di Teggiano.

Alla Tavola della Principessa Costanza si trasforma in un percorso nella vita medievale, dove s’incontrano particolarità culturali, come il museo delle erbe o lo spettacolo ensamble vocale Rosa Fresca Aulentissima nella chiesa della S.S. Pietà.

Ora si fa esperienza umana, più vicina, e avviene così quel processo d’immedesimazione nei fatti  e nei modi di vivere del tempo rievocato. Un’immersione più che un percorso, un’identificazione nel nostro passato, nei nostri retaggi culturali, nelle nostre chiese, tutte molto simili tra loro in questa area del Vallo di Diano, nella nostra Fede.

Camminare dentro la Teggiano scenografica è come ricordare passo dopo passo chi siamo, ritrovare quei momenti di unione con l’altro, sedersi sugli scalini di una chiesa per riposare le gambe stanche e contemplare l’atmosfera che prende forma in questi tre giorni di manifestazione (che si è svolta dall’11 al 13 agosto).

Infine, il momento più atteso (tanto da non trovare un pizzico di spazio per guardare interamente lo spettacolo) è l’assalto al castello. Nella terza parte de Alla Tavola della Principessa Costanza siamo nella dimensione della rievocazione come memoria. Preceduto dai festeggiamenti ai principi con le danzanti esibizioni dei giocolieri, si passa al ricordo di quella tragica notte, quando gli Aragonesi fecero l’assalto al castello grazie all’aiuto di alcuni traditori al servizio della principessa, ricostruendola come in una scena di un film: le truppe si avvicinano al castello, polvere da sparo, rumori assordanti, caos, paura, tradimento, morte, vittoria.

Non si immagina, ma si vede. Una rievocazione che culmina in un omaggio pirotecnico al castello, simbolo intorno cui l’intera comunità di Teggiano lavora tutto l’anno per riproporre la memoria storica con il percorso artistico e gastronomico Alla Tavola della Principessa Costanza. 

Un’esperienza unica, da fare assolutamente. Ritornarci, anche ogni anno, perché dietro all’evento così ben riuscito pullula una comunità operante, unita, che ha avuto la capacità di partire dai materiali tangibili sul territorio per creare la suggestiva Teggiano che tutti conoscono, anche solo per Alla Tavola della Principessa Costanza. 

Foto a cura di Gerardo Mele e Alfonso Maria Salsano 

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Laureata in D.A.M.S presso l'Università di Udine, giornalista pubblicista, curo da un anno la rubrica ZONmovie con un bel gruppo di collaboratori. Cerchiamo di seguire gli interessi dei lettori, ma allo stesso modo vogliamo garantire i contenuti, sempre ben argomentati e fondati rispetto a ciò di cui parliamo. Analizziamo la rubrica in relazione all'arte, all'animazione americana e seguiamo le migliori serieTv e, con speciali dedicati, offriamo retrospettive sulle serie più attese. Inoltre, anche la nuovissima rubrica "Dal libro allo schermo" garantisce una pluralità di contenuti. Non solo. ZONmovie propone anche una sezione dedicata alla WebSerie, con appuntamenti settimanali.