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Al Ruggi arriva il sensore wireless per scompenso cardiaco

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Al Ruggi arriva il sensore wireless per scompenso cardiaco

Salerno: all’Ospedale Ruggi d’Aragona parte il progetto di monitoraggio a distanza per gli scompensi cardiaci

SALERNO – Grande passo in avanti per la medicina salernitana, in termini di ricerca e innovazione. La struttura complessa di cardiologia, si conferma la prima struttura in Campania a disporre di avanzati dispositivi wireless per il monitoraggio a distanza di scompensi cardiaci.

In cosa consiste

Ma in cosa consiste e perché è importante? Il Sistema CardioMEMS HF sarebbe composto da un piccolo sensore wireless impiantato nell’arteria polmonare. Il sensore sarebbe così in grado di avvisare il medico in caso di cambiamento nella pressione polmonare, ancor prima del verificarsi dei sintomi.

L’osservazione a distanza

L’ha spiegato il professore Michele Ciccarelli, responsabile dell’ambulatorio di scompenso cardiaco del Ruggi d’Aragona:

‘’Lo scompenso cardiaco è una patologia importante, per cui non abbiamo una terapia risolutiva, e che compromette seriamente la qualità di vita di chi ne è affetto’’ – Ciccarelli ha poi affermato che –  ‘’Questo è particolarmente vero nello scompenso avanzato, dove la gestione della terapia farmacologica diventa più complessa, in particolare per la necessità di titolare la terapia giorno per giorno ed in maniera specifica per singolo paziente. Questo sensore ha consentito di osservare quello che accade ad ogni singolo paziente pur restando lontano dall’ospedale’’.

Il monitoraggio del Ruggi

Il monitoraggio da remoto sarebbe un passo in avanti non solo per lo studio e la ricerca di patologie cardiache, ma anche per la riduzione di ospedalizzazione. A spiegarlo, Michele Manzo, responsabile dell’Unità di elettrofisiologia del Ruggi d’Aragona: ‘Il monitoraggio domiciliare dei pazienti scompensati è fondamentale per una gestione tempestiva della patologia a vantaggio del paziente ma anche a vantaggio del sistema sanitario. Con la riduzione degli accessi e dei tempi di degenza ospedaliera e quindi un significativo abbattimento dei costi. Siamo i primi in Campania ad aver adottato questa tecnologia wireless e ad oggi abbiamo già eseguito due impianti con risultati eccellenti, con una significativa riduzione del numero delle ospedalizzazioni e miglioramento della qualità di vita dei pazienti.’

Tempestività ed efficacia

L’inserimento del dispositivo, inoltre sarebbe rapido e poco invasivo. La stessa rapidità accompagnerebbe la trasmissione dei dati tramite il sistema wireless, pronto a comunicare il cambiamento della pressione sanguigna in caso di scompensi o irregolarità.

Il dispositivo diventa così simbolo di innovazione e progresso scientifico, ma anche di una risposta al soccorso efficace ed efficiente, anticipando e riducendo i tempi di diagnosi: ‘Poter disporre di sistemi diagnostici sofisticati, in grado di fornire informazioni continue, in tempo reale, può consentire al clinico di rilevare nel singolo paziente quali siano gli interventi terapeutici più efficaci e di intervenire precocemente in caso di deterioramento emodinamico’.

A dichiararlo è Cristina Esposito elettrofisiologa del Ruggi: ‘Questo ci ha consentito di sviluppare nuovi approcci terapeutici per lo scompenso avanzato, con l’utilizzo di farmaci che migliorano la funzione contrattile del cuore. Ciò avviene con un ricovero programmato del paziente in base ai valori pressori segnalati dal sistema’.