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Welfare campano a rischio, Moscatiello incontra l’entourage di Caldoro

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Welfare campano a rischio, Moscatiello incontra l’entourage di Caldoro

Il sindaco di Baronissi, portavoce dei 52 Piani di Zona, è fiducioso: «Strappato l’impegno di un faccia a faccia con il governatore in tempi brevi»

 «Non si può morire di credito. Ma siamo fiduciosi in un tempestivo e risolutivo intervento del presidente della Regione con il quale avremo un faccia a faccia nel giro di breve tempo: l’obiettivo comune è quello di salvare il welfare regionale».

È Caldoro-pensiero a scandire il commento a caldo di Giovanni Moscatiello, sindaco di Baronissi e portavoce dei 7mila operatori dei 52 Piani di Zona delle province campane senza stipendio da dieci mesi, appena uscito dal confronto avuto stamane, a Palazzo Santa Lucia, con i più stretti collaboratori dell’Ufficio di Presidenza del governatore mentre giù, all’ingresso, una delegazione di circa 200 figure, tra dirigenti ed esponenti del terzo settore, era riunita in un pacifico sit-in.

Tra due settimane c’è il rischio che i Comuni dell’intera Regione siano costretti a chiudere le porte ai cittadini in materia di assistenza agli anziani, alle persone non autosufficienti, ai soggetti con disabilità, nell’impossibilità di garantire, tra l’altro, il servizio trasporto presso i centri di riabilitazione, la copertura finanziaria delle rette per i minori nelle strutture residenziali, l’assistenza specialistica nelle scuole, con il conseguente tracollo dell’economia sociale. Servizi destinati ad essere cancellati entro dicembre in mancanza di una nuova quadratura dei conti da parte del Governo e della Regione Campania.

«La situazione ormai è diventata insostenibile perché nessuno paga ed i servizi sociali non possono essere garantiti ai cittadini – spiega Cristina Nicoletti, referente degli Stati Generali del Welfare – la Regione aveva istituito una sovrattassa sul bollo auto per recuperare i fondi necessari a sostenere le politiche sociali – prosegue – ma questo tesoretto è sparito dal Bilancio regionale provocando la dura reazione anche dell’assessore Ermanno Russo, che in precedenza aveva minacciato di dare le dimissioni se non fosse stato ripristinato lo stanziamento. Stiamo lavorando da 10 mesi senza percepire lo stipendio, ma ora la situazione non è più governabile».

Al fianco dei dirigenti e degli operatori è sceso in campo il sindaco di Baronissi Giovanni Moscatiello: «Il presidente Caldoro non ha potuto riceverci oggi perché impegnato a Roma, ma ho avuto modo di ribadire a Sandro Santangelo, suo stretto collaboratore, la necessità di trovare una via d’uscita in tempi brevi perché  non si possono cancellare con un colpo di mano i fondi per il Sociale nel nome della spending review».