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Vive il Presepe della contrada Sicignano

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Vive il Presepe della contrada Sicignano

“Quanno nascette Ninno a Betlemme”  erano altri tempi? I tempi sono sempre gli stessi per chi fà nascere quotidianamente Colui che, per la nostra fede, reputiamo il Trionfatore del Bene sul Male.

Della stessa idea il Comitato del presepe vivente della Parrocchia Santa Maria della Salette in Sant’Antonio Abate (Napoli). Giunta alla quinta edizione la rievocazione della nascita di Gesù Cristo e sulla scia del successo delle precedenti edizioni ancora maggiore lo sforzo di tutte le famiglie della contrada Sicignano che, guidate dal comitato organizzatore con la saggia guida di Padre Nicola Del Gaudio unitamente all’ass. Antonio Criscuolo, fanno rivivere quello che per un Cristiano è il Principio di un percorso di Fede. La suggestiva rappresentazione si immerge nel classico stile  ottocentesco partenopeo e traccia un percorso suggestivo che coinvolge tutti gli abitanti del posto.

I tre Re Magi

Il primo incontro con la ricca capanna dei Re Magi che attendono con ansia la “Buona Novella”. Poi innumerevoli scene di vita quotidiana che comprende  vecchie arti e  mestieri

Falegnamiil più noto lavoro del Falegname svolto anche dall’Umile San Giuseppe prescelto per la guida paterna del “Redentore”. L’atmosfera prosegue con altrettante scene di lavoro quotidiano : “La bottega del Fabbro”

Fabbro

con il suo caratteristico tintinnio per la forgiatura a mano degli attrezzi ed utensili indispensabili per il lavoro ancora attuale in queste zone a vocazione agricola.

Macellaio Legata all’attività contadina il lavoro della macellazione con i suoi caratteristici profumi che invadono il percorso della rappresentazione.

Osteria

Dove sono presenti anche i momenti di riposo in attesa dell’annuncio, portato dagli Angeli a “Tutti gli Uomini di bona volontà”, che si concretizza in un’umile capanna dove il lupo gioca con l’agnello, solo pace e mai più guerra e dove il freddo gelido è mitigato dall’alito di un bue ed un asinello.

La Sacra Famiglia

“Ecco l’Agnello di Dio”. E’ nato in una grotta è figlio di Maria, Giuseppe è il suo Papà.

Il percorso del presepe  Vivente, sotto il patrocinio del Comune di Sant’Antonio Abate, continua  con il suo percorso che annovera anche qualche scena più profana, dove troneggia il barbaro Erode

Erode

che secondo il Vangelo di Matteo, si rese autore della strage degli Innocenti.

L’Artistico presepe vivente si chiude con le postazioni dei pastai e dei panettieri che fanno degustare anche le loro specialità prodotte.

In merito abbiamo chiesto all’assessore Antonio Criscuolo un parere in riferimento all’organizzazione e alle relative aspettative.

A.Criscuolo: ” Voglio ringraziare tutte le famiglie e i volontari che con gratuità, senso di accoglienza e con letizia si lasciano operosamente coinvolgere in quello che è la custodia delle tradizioni e dei valori più importanti della nostra vita, trasformando il Rione stesso in un “Presepe Vivente”. Per quanto concerne le aspettative, la quarta edizione svolta nel 2011/12 ha registrato oltre ottomila presenze e per questa quinta edizione ci aspettiamo un numero doppio di visitatori”.

 

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...