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Viaggio all’inferno e ritorno in Paradiso

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Viaggio all’inferno e ritorno in Paradiso

Una brutta italia batte 4 a 3 il Giappone e si qualifica per la semifinale della Confederation Cup

Girandola di emozioni

Una partita al cardiopalma, da montagne russe : Italia 4 Giappone 3 manco fosse una puntata del cartone nipponico Holly e Benji.

I Blue Samurai erano partiti benissimo mettendo sotto gli azzurri, imbarazzanti i limiti della nostra retroguardia evidenziati dai nipponici questa sera, andano in vantaggio su rigore di Honda (inventato dall’arbitro, Buffon in uscita su Maeda prende solo il pallone) e ha poi raddoppiato su una mischia furibonda con un sinistro al volo di Kagawa. A questo punto l ‘orgoglio azzurro s ‘ è desto e prima dell’intervallo gli azzurri hanno accorciato le distanze con un’inzuccata di De Rossi sugli sviluppi di un corner, e hanno sfiorato il pareggio con il palo di Giaccherini.

Nella ripresa l’Italia parte a mille: al minuto 50  Giaccherini su azione caparbia, dalla linea di fondo mette un pallone in mezzo che Uchida infila nella propria rete e Giovinco, due minuti più tardi, conquista il rigore che Balotelli realizza.

L’Italia si rilassa, concede campo al Giappone che trova il goal con un colpo di testa di Okazaki da calcio di punizione: 3 a 3 e tutto da rifare. I nipponici si galvanizzano, gli azzurri sono sulle gambe, Buffon si traveste da superman su Honda e sembra possa arrivare da un momento all’altro il vantaggio giapponese ma Marchisio trova il corridoio giusto per Giovinco che davanti a Kawashima non può sbagliare : 4 a 3 e Italia qualificata alle semifinali della Confederations Cup, ma se il risultato è positivo, il gioco espresso dagli azzurri non è stato all’altezza e nella partita contro il Brasile, decisiva per il primato nel girone, c’è bisogno di un’Italia diversa.