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Via dei Greci: protesta contro le Fonderie Pisano

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Via dei Greci: protesta contro le Fonderie Pisano

Stamani durante l’inaugurazione in via dei Greci a Fratte i comitati contro le Fonderie Pisano sono tornati a manifestare

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Quartiere Fratte. All’inaugurazione della modifica alla carreggiata in via dei Greci , alla quale erano presenti il presidente regionale Vincenzo De Luca e il sindaco f.f. Vincenzo Napoli, i manifestati del Comitato Salute e Vita e di Presidio Permanente Fonderie Pisano hanno contestato duramente le istituzioni nell’ambito dell’ancora irrisolta questione sulle fonderie Pisano.

            Una protesta, quella svoltasi oggi in via dei Greci, che ha avuto come scopo quello di manifestare civilmente la rabbia e la perplessità della comunità di Fratte.

            La rabbia: per la scomparsa di amici e parenti a seguito di malattie, molto probabilmente, riconducibili all’inquinamento atmosferico nei pressi della Fonderia Pisano. Inquinamento che si ripercuote per forza di cose sulla flora e sulla fauna del luogo.

            La perplessità: per lo stallo delle istituzioni le quali sono coinvolte in un eterno gioco dello scaricare la “patata bollente” (e di conseguenza la responsabilità) della grave emergenza sanitaria e ambientale.

            A seguito della protesta abbiamo raccolto la testimonianza di Martina Marraffa, la donna divenuta simbolo della protesta contro le Fonderie Pisano. La posizione di Martina è ferma e decisa: no alla delocalizzazione delle Fonderie.

via dei greci

            Se ci sarà una delocalizzazione, questa dovrà avvenire senza l’utilizzo di un fondo pubblico. Per troppo tempo, secondo Martina, le Fonderie hanno goduto di privilegi celati, soprattutto politici (a tal proposito si veda la mancata certificazione delle Fonderie per la prevenzione antincendi).

            Il fondo pubblico deve essere utilizzato per le persone che hanno bisogno: spesso molte attività chiudono battenti a causa di piccoli cavilli legislativi, mentre le Fonderie hanno sempre goduto di favori.

            Martina, come altre persone che hanno sposato la stessa causa, vive il dramma del lutto, vive l’incredulità di un sogno divenuto incubo. La terra da molti coltivati nella zona è divenuta veleno. Crede inoltre che gli organi di informazione stiano commettendo un errore focalizzandosi soltanto su Fratte o sulla Valle dell’Irno, in quanto, le nano particelle essendo molto piccole possono volare per chilometri e interessare l’intera città di Salerno e alcune zone della provincia.

            In conclusione per chi fosse interessato alleghiamo l’ultima relazione ARPAC sulle Fonderie Pisano, dai verbali risultano situazioni di pericolo per l’ambiente e la salute pubblica (qui).

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