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Vavuso torna a Palazzo Pinto con L’Oro de “la Città”

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Vavuso torna a Palazzo Pinto con L’Oro de “la Città”
Liber-Arsi, scultura plurimaterica, tecnica mista cm 70x86x62, anno 2015

Sarà inaugurata giovedì 3 dicembre, alle ore 19.30, presso la Corte dell’Arco Catalano di Palazzo Pintoa Salerno, la mostra “L’Oro de ‘la Città’ – E il giornale diventa opera d’arte”, personale dell’artista salernitano Vincenzo Vavuso

[ads1] Pensata e realizzata in sinergia con il quotidiano “la Città” di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e Arti Grafiche Boccia, la mostra di Vavuso prevede l’esposizione di sedici opere, tra sculture e cromostrutture, formate in tecnica mista con pagine, frammenti e copie intere del quotidiano “la Città”, artisticamente modellate e solidamente cristallizzate.

La mostra sarà aperta fino al 13 dicembre (ogni giorno, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle ore 18 alle 22) ed al suo interno ospiterà anche altre performance artistiche: il 10 dicembre, alle ore 19.30, Valeriano Forte si esibirà in una lettura di poesie; il 13 dicembre, alle ore 20, la violoncellista Francesca Giglio del conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno eseguirà una suite di J.S. Bach.

All’inaugurazione della mostra interverranno il direttore del quotidiano “la Città”, Enzo D’Antona, l’amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia, Vincenzo Boccia, il presidente della Fondazione Alfonso Gatto, Filippo Trotta, il critico d’arte Angelo Calabrese. Modererà l’incontro il giornalista Franco Bruno VitoloA seguire, l’associazione danzatori “Art et Ballet”, diretta da Patrizia Di Matteo, eseguirà la performance “L’Arte in…polvere”.

Vincenzo Vavuso e L'oro de "la Città", in mostra dal 3 al 13 dicembre 2015 presso Corte Arco Catalano di Palazzo Pinto via dei Mercanti 67, Salerno
Vincenzo Vavuso e L’oro de “la Città”, in mostra dal 3 al 13 dicembre 2015 presso Corte Arco Catalano di Palazzo Pinto via dei Mercanti 67, Salerno

L’esposizione “L’oro de ‘la Città’” nasce da un incontro stimolante e per certi versi “naturale”: da una parte un artista come Vincenzo Vavuso che, negli ultimi anni, ha coniugato la ricerca formale con l’impegno etico e sociale, specializzandosi in opere di forte impatto visivo che denuncino il degrado in cui la società, pervasa da indifferenza, ignoranza e corruzione, sta facendo cadere la cultura e l’arte; dall’altra, un quotidiano come “la Città” che si impegna costantemente nel mantenere alte la qualità e la voglia stessa di informazione e di partecipazione.

Dalla convergenza degli intenti e degli ideali sono nate le opere della mostra “L’oro de ‘la Città’”: in quasi tutti i lavori prevale il color oro, ad indicare il tesoro che la cultura, la lettura e l’arte in genere, se ben coltivati, possono offrire. Dallo scuro delle bruciature allo splendore delle dorature, la linea generalmente è ascendente, ad indicare il cammino che Salerno può e dovrebbe fare per recuperare la dignità che compete alla qualità dell’intelletto e del cuore dell’uomo. Allo stesso tempo, l’utilizzo quasi totale delle pagine del giornale non ha solo il valore di un recupero di materiale potenzialmente da macero, ma anche quello simbolico del valore permanente e perenne che possono avere, molto più incisivamente che le scritture virtuali, la carta stampata e le informazioni e le opinioni che quotidianamente essa riporta.

Vincenzo Vavuso è un artista di Salerno, pittore e scultore. Il suo primo amore è stato per la pittura figurativa e paesaggistica dell’800 e per i fermenti di avanguardia del primo Novecento. In seguito ha concretizzato il transito verso un nuovo linguaggio, che in un primo tempo si concentra sulla produzione di opere figurative, poi informali con forti elementi materici e con rappresentazioni naturalistiche e/o cosmiche, che narrano il lirico smarrimento dell’uomo nel Tutto. Infine egli effettua la scelta di campo dell’Arte realistico-concettuale, con un impegno che coniuga esigenze estetiche e sociali e nello stesso tempo non perde mai di vista le potenzialità di comunicazione. È nato così il ciclo “Rabbia e Silenzio”, incentrato in gran parte su cromostrutture e pittosculture dal sapore realistico, con un messaggio forte e provocatorio.

Tra le pubblicazioni più importanti, da segnalare il volume d’arte Rabbia e silenzio (Cervino ed., 2014). Oltre che a Salerno e dintorni (la mostra più recente a Palazzo Fruscione nel 2015), ha esposto a Londra (Trispace Gallery), Roma (Galleria Rosso Cinabro), Dubai (Hotel Hilton), Tokio (Chiyoda Art Center), Venezia (Officina delle zattere), Torino (Galleria 20) e Firenze (La Pergola Arte).

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