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Valiante sull’inchiesta dei rimborsi: ”Dimostrerò la mia correttezza”

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Valiante sull’inchiesta dei rimborsi: ”Dimostrerò la mia correttezza”

Il consigliere regionale e candidato alle prossime elezioni di maggio sull’inchiesta della Procura di Napoli

inchiestaGianfranco Valiante si esprime sull’indagini di cui è oggetto insieme agli altri consiglieri regionali. ”E’ di questi giorni – dichiara il candidato sindaco su facebook – la notizia che la Procura di Napoli ha concluso le indagini a carico di 58 (su 60) Consiglieri Regionali della Campania sull’utilizzo di fondi assegnati per l’espletamento dell’attività politica ed istituzionale. L’inchiesta fu avviata nel settembre 2012 ed è relativa al triennio dal 2010 al 2012”. Nessun tipo di comunicazione è però giunta al consigliere regionale: ”non ho ricevuto, fino a questo istante, alcun avviso dalla Magistratura pur avendo appreso dalla stampa di essere fra i destinatari della notifica di conclusione delle indagini; il P.M rivolge invito, eventualmente ed entro 20 giorni, a dedurre”.

“Ritengo, anche attraverso facebook, di dover dare conto come ho sempre fatto: la mia posizione è relativa unicamente ai fondi ricevuti per l’espletamento di attività politica dal mio gruppo equivalenti ad 11.300 euro che in, tre anni, sono trecento euro mensili; la legge regionale che (come in tutte le altre Regioni e come in Parlamento) disciplinava l’assegnazione di quei fondi (dal settembre 2012 detti fondi non sono più erogati) definiva quelle somme “contributi” escludendo esplicitamente ogni forma di rendicontazione o di ricevuta.Tale è anche la interpretazione di eminenti giuristi ed a tale interpretazione si sono allineati tutti i Consiglieri Regionali sin da quando la legge è nata. Dunque in forza di tale norma nessuna  ricevuta ho fornito al ricevimento delle somme non essendomi richiesta”.

“Al Procuratore Inquirente – continua Valiante – che in due anni di indagini non ho mai incontrato, mi premurerò di consegnare prova del corretto uso dei trecento euro mensili ricevuti (segreteria politica ed utenze, spese di carburante per la vettura personale sistematicamente utilizzata per attività politica, ecc.). Naturalmente sarò ben sollevato finalmente di incontrare Il P.M. e dimostrargli l’assoluta correttezza del mio fare. E naturalmente il fragore mediatico cesserà ed i disonesti speculanti creperanno”.