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Unisa, questa mattina il saluto del Rettore ai nuovi assunti

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Unisa,  questa mattina il saluto del Rettore ai nuovi assunti

Presso la Sala del Senato Accademico, il Rettore Aurelio Tommasetti ha incontrato i nuovi assunti dell’Università degli Studi di Salerno

Questa mattina, presso la Sala del Senato Accademico, il Rettore Aurelio Tommasetti ha incontrato i nuovi assunti dell’Università degli Studi di Salerno: 61 nuove unità di corpo docente tra professori ordinari, associati e ricercatori e 12 nuove unità di personale tecnico amministrativo.

Nell’incontro di saluto, cui hanno preso parte tutti i nuovi assunti, il rettore ha dichiarato: “Dal 2014 ad oggi abbiamo avuto 325 nuove assunzioni, tra nuovi ingressi e passaggi di ruolo. E’ uno sforzo importante che il nostro Ateneo sta compiendo nonostante questo momento storico che penalizza il sistema universitario con politiche governative di taglio.  La nostra Università è riuscita comunque a recuperare risorse perché ha puntato sulla produttività della ricerca e della didattica grazie al fatto che una quota delle risorse nazionali sono distribuite non più su base storica bensì su base meritocratica. Questa valutazione ha premiato le nostre performance sulla ricerca e sulla didattica”.

Festeggiare oggi ha un doppio valoreha continuato il Rettore. Da un lato abbiamo voluto dare il giusto merito ai nuovi assunti, dall’altro abbiamo voluto responsabilizzarli circa l’impegno che didattica e ricerca richiedono. Il sistema universitario è molto competitivo. Solo in Campania abbiamo 7 università, su 100 atenei complessivi. Per poter crescere, dunque, è necessario puntare alla qualità, al merito, alla programmazione e accettare il confronto”.

Rispetto alle prospettive future il Rettore ha aggiunto: “Occorre insistere sul piano assunzionale perché è giusto dare risposte alle domande dei tanti giovani che hanno maturato competenze nel tempo; occorre puntare sulla ricerca come tratto distintivo dell’Ateneo, su una didattica sempre più a misura di studente e ancora sull’internazionalizzazione che è la vera sfida per la crescita futura”.