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UniSa: presidio di protesta nei pressi delle residenze

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UniSa: presidio di protesta nei pressi delle residenze

Presidio, a Fisciano, del Fronte della Gioventù Comunista per protestare contro i provvedimenti dell’UniSa in materia di proroga

La federazione di Salerno del Fronte della Gioventù Comunista era in presidio stamattina, alle ore 11, nei pressi delle residenze universitarie di Fisciano.

Con una nota inviata agli organi di stampa ha dichiarato: “La Federazione di Salerno del Fronte della Gioventù Comunista era in presidio stamattina, alle ore 11, nei pressi delle residenze universitarie di Fisciano, per protestare e lanciare un segnale contro i provvedimenti che l’UniSa ha preso in materia di proroga. La nostra università, infatti, ha da poco varato una proroga dell’anno accademico 2019-2020 fino a giugno di quest’anno: la sessione di laurea di giugno sarà, però, solo per chi ha finito gli esami entro Aprile“.

“Questa misura -sostengono i giovani di FGC di Salerno nel comunicato- è stata spacciata per un successo, anche da parte delle associazioni universitarie, ma la verità è che si tratta di una versione “affievolita” del già insufficiente decreto milleproroghe del Governo. Per vincoli strutturali (come, ad esempio, l’assenza di appelli d’esame ad aprile) saranno tantissimi gli studenti lasciati indietro da questo provvedimento. Qualche studente potrà rimanere “in corso” senza incorrere in ulteriori tasse, ma non si può dire lo stesso per la maggioranza degli iscritti, che continueranno a pagare pesanti tributi, gli stessi del periodo pre-pandemico, in mancanza, però, dei servizi normalmente erogati.”

“Inoltre -continuano- si tratta di una proroga di soli 4 mesi (da marzo a giugno per le sedute di laurea) e di soli due per gli esami (da marzo a fine aprile). L’Unisa deve adottare misure straordinarie per venire incontro alle difficoltà della crisi economica, esonerando dalle tasse per tutto il periodo pandemico almeno le fasce più basse, escluse dalla no tax area. Molti genitori hanno perso il lavoro, così come molti studenti lavoratori: come si può pretendere che paghino come se nulla fosse? L’UniSa continua a prendere in giro i suoi studenti con misure spot, ma la realtà è che se non si interviene subito molti studenti saranno costretti ad abbandonare gli studi. Per questi motivi stamattina eravamo lì a manifestare, per un vero diritto allo studio!”