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UIL FPL, preoccupazione per la Fase 2 per i dipendenti Asl Salerno

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UIL FPL, preoccupazione per la Fase 2 per i dipendenti Asl Salerno
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Il Sindacato Provinciale di Salerno UIL FPL ha espresso tutta la sua preoccupazione per i dipendenti Asl in vista della cosiddetta Fase 2

Preoccupazione da parte del Sindacato Uil Fpl per la situazione dei dipendenti ASL Salerno in vista della cosiddetta Fase 2. Questa la nota della sigla:

La scrivente Segreteria Provinciale con sommo dispiacere deve constatare che l’ invito a programmare la cosiddetta fase 2 per quanto concerne i dipendenti dell’ASL Salerno, rimane ancora inevasa. Le nostre richieste più volte dichiarate dimostravano in maniera chiara la disponibilità di questa Organizzazione Sindacale , a dare un contributo nel riprogrammare la partenza dopo la grave emergenza Covid — 19, che, è bene ricordarlo, non è ancora superata completamente e fin tanto che non si riesce a sperimentare un vaccino, o una cura efficace, bisognerà conviverci.

Pertanto, in funzione di questa emergenza, ed in funzione anche del nuovo Dpcm che non modifica le condizioni per i dipendenti pubblici, è necessario già da adesso trovare un diverso modello organizzativo, specialmente legato alla logistica degli uffici dell’ASL SA . Riteniamo che non bisogna perder tempo. Ripensare a come organizzare il lavoro al tempo del coronavirus sarà il banco di prova della classe dirigente attuale. Partire con il piede sbagliato sarebbe alquanto deleterio.

Naturalmente, “il protocollo sul a sicurezza dei lavoratori della P.A.”, siglato dal Ministro della Funzione Pubblica e dalle parti sociali deve restare punto di riferimento imprescindibile per garantire la sicurezza dei lavoratori coinvolti, quale condizione necessaria a riprendere.

Gli uffici, e quelli periferici, sono divenuti un contenitore affollato, per l’attuale emergenza covid-19, che prevede tra le altre questioni , distanziamento sociale.

ln base alle indicazioni contenute nel documento tecnico dell’Inail, e scrivanie dovranno essere distanziate, le sale conferenze dovranno avere meno postazioni, nelle aree comuni si entrerà a turno. Sarà obbligatoria la ventilazione continua e la sanificazione di sedie e tavoli. E gli spostamenti all’interno dell’azienda dovranno essere limitati. Tra le scrivanie bisognerà mantenere uno spazio minimo di circa due metri. «Dobbiamo ormai immaginare spazi che avranno la capacità di cambiare ed essere adattabili alle situazioni di emergenza, in grado di reagire immediatamente alla presenza di nuovo nemico invisibile». Il personale all’arrivo sul luogo di lavoro dovrà essere sottoposto a misurazione della temperatura, eseguire tamponi e test sierologici a tutti i dipendenti

Pertanto, alla luce di quanto espresso, reiteriamo la richiesta d’incontro, anche in video conferenza, al fine di mettere in atto le misure enunciate ed altre che scaturiranno dalla discussione, utili all’adozione di una strategia omogenea e coordinata, frutto di un lavoro comune. Occorre riprogrammare fin da subito, ripensando i modelli di lavoro fin qui utilizzati. Quale miglior momento di adesso, alla luce della nuova organizzazione che si intende realizzare. Riteniamo che una riorganizzazione di tutti gli uffici dell’ASL SA debba necessariamente tenere in conto della situazione emergenziale che per tanto tempo ancora dovremo affrontare. Tutto ciò sarà necessario anche per adottare un coerente e costruttivo metodo di confronto tra Organizzazioni sindacali e ASL SA”.