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Tutto pronto per le vacanze, ma attenti agli imbrogli!

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Tutto pronto per le vacanze, ma attenti agli imbrogli!

Carissimi viaggiatori italiani l’estate è arrivata, i viaggi sono iniziati, ma… le fregature? Sono sempre maggiori! Quali sono, allora, i nostri diritti nel caso in cui c’è un disguido, una difformità, un problema logistico tra il pacchetto turistico offerto dal tour operator e il soggiorno accordato?

Ebbene il nostro legislatore, nel 2011, ha creato un Codice del Turismo dedicato a tutelare il turista stesso. Tali mezzi di tutela sono meno dispendiosi rispetto alla tutela ordinaria e non c’è bisogno dell’assistenza di un difensore proprio, per evitare che il turista danneggiato non faccia reclamo per gli eccessivi costi della giustizia.

Il primo servizio che arriva in aiuto ai viaggiatori è quello di Assistenza del Turista, istituito presso lo sportello del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, per mezzo del quale il turista può proporre entro 10 giorni dalla fine del soggiorno (per i quali non è richiesto l’intervento del difensore) reclami, richieste e istanze riguardanti conflitti sorti tra turista ed imprese turistiche (agenzie di viaggio,tour operator, ecc.). Con tale reclamo il dipartimento inizia la sua attività di controllo circa la fondatezza della richiesta e, nel termine massimo di 60 giorni, dirà l’esito delle sue ricerche.

La seconda possibilità in caso di inconvenienti è la procedura di conciliazione. Anche questo mezzo è alternativo a quello ordinario e la soluzione del conflitto non è affidata ad un giudice, ma ad un terzo “mediatore”, che fa evidenziare alle parti non solo i motivi di conflitto, ma le varie possibilità di risoluzione, facendo delle proposte conciliative. Grazie a questo mezzo possono essere superati i conosciuti “tempi biblici” di un processo.

Ma quali sono le responsabilità che ha l’albergatore in caso di furto, per le cose portate in albergo?

Ne esistono di due tipi: una, illimitata, per le cose che gli sono lasciate in custodia del quale non può rifiutarsi di custodirle senza giustificato motivo ed un’altra, limitata, per tutte le cose portate in albergo senza necessità di informare l’albergatore (in questa ipotesi è preferibile scattare foto per dimostrare l’esistenza del bene ed anche per comprendere il suo valore, visto che il turista dovrà dimostrarlo per ottenere un risarcimento danni). Tale responsabilità è limitata al valore del bene fino all’equivalente di cento volte il prezzo per giornata della vacanza e ciò vale anche se il soggiorno è a titolo gratuito.

Dopo questi piccoli suggerimenti per evitare guai, speriamo che le vacanze siano davvero senza intoppi e senza la necessità di ritornare… con brutti e spiacevoli ricordi.

( a cura di Vincenzo Sabbetta)

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