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Tommaso Primo ai microfoni di ZON, concerto alla Mediateca Marte

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Tommaso Primo ai microfoni di ZON, concerto alla Mediateca Marte

Tommaso primo, giovane e promettente cantautore napoletano, è stato intervistato dalle telecamere di ZON con Sara Lotta al microfono, in collaborazione con Unis@und e UTV, durante l’appuntamento di Beat scape, la rassegna internazionale di musica indipendente di cui aprirà la serata, organizzata dalla Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni.


“Si scrive Tommaso primo e si legge Napoli”, da questa frase apparsa sul web è partita l’intervista al cantautore 23enne, che spiega fin da subito il legame fortissimo che lo lega alla sua città e ai ricordi della sua infanzia ed adolescenza vissute nel ristorante del nonno dopo la prematura scomparsa del padre, a contatto con una vasta schiera di ‘personaggi umani’.

tommaso primo“Se io non fossi nato a Napoli non avrei fatto questo”, afferma convinto. Tommaso Primo è un ragazzo umile e talentuoso, che ha deciso di investire sul suo background e sulle sue origini, usando il dialetto napoletano nella stesura delle sue canzoni. Scoperto da Carlo Faiello (autore e compositore della Nuova Compagnia di Canto Popolare) ha esordito a diciotto anni con il brano Canzone a Carmela, scritto a soli tredici anni, arrangiato e prodotto da Luciano Liguori, bassista del Giardino dei Semplici.

Dopo l’uscita del singolo Tommaso Primo si è esibito nelle principali piazze di quattro città italiane: Roma, Firenze, Bologna , Milano, durante lo “Street tour”. A Roma è avvenuto l’incontro con Renato Zero, che gli ha mostrato da subito la sua ammirazione.

Il suo primo EP , “Posillipo Interno 3” , sarà presentato Lunedì 8 luglio presso la Domus Ars in via Santa Chiara 10 alle 20.30.  Già  con il singolo “Gioia”, Tommaso Primo aveva dimostrato le sue doti, confermate dalle tante visualizzazioni ottenute in rete dal brano, cantato con l’artista senegalese Ismael.

Ora, con l’uscita di “Posillipo Interno 3” , album di sei tracce, Tommaso Primo non solo conferma le sue capacità di cantautore, ma si racconta attraverso i luoghi e le esperienze della sua vita.  Il nome dell’album, racconta ai microfoni, nasce dal finto indirizzo che una ragazza di cui si era invaghito durante gli anni di liceo gli forniva ogni volta che lui desiderava inviarle dei fiori:  “Abito in un palazzo, dentro una casa, sopra Posillipo, Interno3″.

Nonostante questo successo, anche nazionale, Tommaso Primo non ha intenzione di abbandonare la sua città, e crede nelle potenzialità della canzone napoletana, che dovrà solo trovare il suo punto di riferimento e un suo carattere professionale per essere importata altrove in modo imprenditoriale e con successo.