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Teatro Arbostella, in scena “E’ buscìa o verità” di Eduardo Scarpetta

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Teatro Arbostella, in scena “E’ buscìa o verità” di Eduardo Scarpetta

Teatro Arbostella, ancora risate con la compagnia stabile in “E’ buscìa o verità” di Eduardo Scarpetta

Salerno– E’ il turno della Compagnia Comica Salernitana allietare e divertire per i prossimi week-end di novembre la sempre numerosa platea della struttura di Viale Verdi. La compagnia stabile dell’Arbostella, diretta da Gino Esposito si sta cimentando in un farsesco testo di Eduardo Scarpetta dal titolo: “E’ buscìa o verità” con  la regia dello stesso Esposito.

 

Le luci basse, la scenografia essenziale -ma non per questo lasciata al caso- e la struttura piccola e delicata del teatro, lasciano immergere lo spettatore in un’atmosfera intima che fa dimenticare qualsiasi altra cosa: sulla scia delle note del maestro Francesco Granozi, si viene catapultati, in una Napoli d’altri tempi, e il napoletano arcaico parlato dai personaggi favorisce ancor più questo piacevole processo di astrazione.

 

Una riuscitissima commedia degli equivoci, dalla trama semplice e leggera, facile da seguire ma, come si conviene, piena di intrighi, inganni, sotterfugi e travestimenti: a muovere tutto è, come nei migliori copioni, l’amore. Giulio (Sabatino Petti) farà di tutto per impedire il matrimonio tra la sua Amalia (Annachiara Sammarco) e Don Felice (Andrea Avallone), combinato dal padre di lei Don Bartolomeo (Enzo Galdo) e la moglie Donna Matilde (Francesca Musa), e tra le bugie del promesso sposo, che proprio non riesce a smettere di inventare le storie più assurde assistito dal suo amico di infanzia Fortunato (Giovanni Bonelli), e i tentativi dei servi di casa, tra cui un camaleontico Pulcinella (Francesco Delli Priscoli), una sveglia Luciella (Rita Cariello) e un esperto Asdrubale (Giovanni Carbone) nonché della portiera Concetta (Simona Troisi), di condurre a loro favore la vicenda, la sorte degli innamorati traballa in un ritmo veloce fatto di speranze, attese e fiati sospesi. Finchè un classico epilogo vedrà sciogliersi tutti i nodi della matassa, soprattutto grazie all’intervento dell’energico padre di Giulio Don Anselmo (Franco Montinaro) con la colorita moglie Donna Rosina (Nicoletta Romano), e il lieto fine trionferà quasi per tutti.

 

La scenografia sarà come sempre a cura della C.M.C. group, direttrice di scena è Liliana Senatore, truccatrice sarà Annamaria Apicella mentre alla parte audio e luci ci sarà Alessio Zelinskj. Il testo è arricchito con le musiche e i commenti dei Musicastoria elaborati dal maestro Francesco Granozi