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Spumante o bollicine? Ecco cosa dovete sapere…

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Spumante o bollicine? Ecco cosa dovete sapere…

Capita, ad esempio, che spumante, metodo classico, bollicine, prosecco e champagne siano utilizzati come sinonimi, mentre in realtà si tratta di concetti ben diversi

Spesso si sentono utilizzare termini che riguardano il vino in un modo che potremmo dire superficiale. Capita, ad esempio, che spumante, metodo classico, bollicine, prosecco e champagne siano utilizzati come sinonimi, mentre in realtà si tratta di concetti ben diversi.

Differenze tra lo spumante e le bollicine

L’italiano medio in genere acquista una bottiglia di cosiddetto spumante per un’occasione importante, ad esempio a capodanno. Ciò che porta in tavola molto spesso è un vino con aggiunta di anidride carbonica, i cosiddetti spumantizzati, raramente un prodotto di alta qualità. Purtroppo questa brutta abitudine ha portato a non comprendere le differenze tra le bottiglie che si trovano in enoteca, e neppure ovviamente quelle di prezzo. Queste differenze derivano da una profonda diversificazione delle lavorazioni.

Le migliori bollicine

Mentre un vino spumante può essere ottenuto con metodi vari, da pochi giorni in autoclave fino all’aggiunta di anidride carbonica al momento dell’imbottigliamento, le bollicine metodo classico sono prodotte dalla sapiente arte di vinificatori esperti. Si tratta di vini che hanno subito una lavorazione di mesi, a volte di anni, volta a far produrre al vino stesso quel perlage che li rende così deliziosi al palato. Per fare un esempio che tutti possono comprendere, il Ferrari non è uno spumante ma un vino, rifermentato in bottiglia per un lungo periodo di tempo tramite il metodo classico, in modo da affinarne il sapore e le caratteristiche organolettiche.

Il prosecco

Mentre le bollicine prodotte in Italia sono, per una buona percentuale, vini prodotti con il metodo classico, il prosecco differisce da questi proprio per il metodo di vinificazione utilizzato. Si tratta del metodo Martinotti/Charmat, che consente di ottenere un vino che contiene anidride carbonica prodotta al suo interno, non inserita dall’esterno. Tale metodo però è molto meno laborioso, e incredibilmente più breve, rispetto al metodo classico. La fermentazione in questo caso non avviene in bottiglie, ma in autoclave, cosa che permette una maggiore uniformità del prodotto, ma anche una lavorazione decisamente minore.

I vini frizzanti

Oltre alle bollicine, al prosecco e allo spumante in enoteca troviamo anche dei vini frizzanti. Alcuni sono vini novelli, altri sono vini che si bevono entro uno o due anni di vita. Si pensi ad esempio al Lambrusco, alla bonarda o al pignoletto. Sono tutti vini con una certa tradizione alle spalle, ma ci sono vini frizzanti da nuovi vitigni che sono prodotti un po’ in tutta la penisola. Le bolle in questi vini sono prodotte da una breve fermentazione in bottiglia di un vino giovane molto zuccherino e con i lieviti ancora vivi.

Differenze di prezzo

Chi si avvicina per la prima volta al mondo del vino non riesce sempre a comprendere le differenze di prezzo tra le varie bottiglie che trova in enoteca. Per quanto riguarda i vini con anidride carbonica, frizzanti e freschi, molto dipende dalla lavorazione. Un lambrusco è stato vinificato quest’anno ed è già pronto da bere. Le bollicine metodo classico invece attendono in bottiglia anni, a volte anche più di 10, prima di permettere di ottenere quel fine perlage che tutti apprezziamo.