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Siti contaminati, giovedì 11 seminario all’Unisa

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Siti contaminati, giovedì 11 seminario all’Unisa

Giovedì 11 settembre presso l’Aula delle Lauree di Ingegneria dell’Unisa, si è tenuto il seminario dal titolo “Siti contaminati. Necessità, rischi e opportunità nella regione della Terra dei Fuochi”

siti contaminatiLa Terra dei Fuochi come drammatica evidenza di rischio sanitario e ambientale, ma anche come spinta a procedere urgentemente a interventi di bonifica. È sotto questa duplice luce che è stato discusso uno dei temi più scottanti delle cronache italiane degli ultimi anni.

Il seminario si è aperto con la presentazione di RemTech Expo (Fiera di Ferrara, 17-19 settembre), la manifestazione più specializzata in Italia nel settore della bonifica dei siti contaminati e della riqualificazione del territorio.

Hanno partecipato al convegno Giovanni Romano, Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Aurelio Tommasetti, Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, Sabino Basso, Presidente di Confindustria Campania, Vera Corbelli, già Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno e nuovo Commissario Straordinario per l’intervento urgente di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dei SIN di Taranto e Statte, e Paolo Carrera, Business Unit Engineering & Construction – Renewable & Environment Commercial Vice President di Saipem S.p.A.

Moderatore dell’incontro è stato Paolo Russo, Caporedattore de “Il Mattino” di Salerno.

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L’incontro, promosso dall’Università degli Studi di Salerno, da GITISA (Gruppo Italiano di Ingegneria Sanitaria Ambientale) e da RemTech Expo, vede il coinvolgimento di esponenti di rilievo della comunità tecnica e scientifica, del sistema istituzionale e del mondo dell’industria nell’analisi della situazione (difficoltà nei diversi ambiti operativi, presentazione dello stato normativo, tecnico e attuativo d’interventi di bonifica necessari) e nella definizione di una road map di emergenza, che porti alla messa in sicurezza e restituisca un futuro a terre che troppo spesso sembrano dimenticate.

L’estensivo smaltimento illegale di rifiuti nella Terra dei Fuochi, i ritardi nell’attuazione di azioni di bonifica, che discendono dalla cronica carenza di risorse economiche (destinate in Campania prevalentemente all’emergenza rifiuti), il fallimento della bonifica e della riqualificazione di Bagnoli, le difficoltà economiche e operative dello smaltimento dei sedimenti contaminati delle aree portuali, l’ingente numero di siti contaminati d’interesse nazionale presenti in Campania, l’assenza di verifiche adeguate sulle aree industriali del territorio regionale, non di rado sovrapposte ad aree residenziali, la mancata operatività del Piano Regionale di Bonifica, approvato nel 2013: questo è il lungo elenco dei fattori e delle circostanze che hanno sclerotizzato la situazione e aumentato i rischi per la salute e per l’ambiente, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni circa la necessità d’intervenire nella Terra dei Fuochi, che interessa 47 Comuni delle province di Napoli e Caserta, e oltre 1,5 milioni di abitanti.

Il programma completo dell’iniziativa e le modalità di iscrizione sono disponibili al sito www.seed.unisa.it.