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Criticità nella gestione della pandemia da Covid-19, l’appello dei sindacati del Ruggi

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Criticità nella gestione della pandemia da Covid-19, l’appello dei sindacati del Ruggi

Alcune sigle sindacali del Ruggi di Salerno hanno palesato diverse criticità relative al sistema sanitario. Ecco le richieste avanzate

Le sigle sindacali AAROI-ANAAO-CGIL-CISL-CIMO-FESMED-FVM-UIL dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, pur comprendendo le difficoltà create dall’attuale pandemia ad un sistema sanitario già povero di uomini e di mezzi, hanno sottolineato alcune criticità “che non possono essere più tollerate“, chiedendo con urgenza una risposta concreta ai seguenti punti:

  1.  Effettuazione di controlli seriati, attraverso l’ esecuzione a tutti gli operatori sanitari coinvolti di tamponi orofaringei affidabili, sensibili, specifici e validati a livello internazionale, e non di test cosiddetti”rapidi” che troppo spesso sono poco specifici e poco sensibili, per assicurare la salute dei lavoratori e dei pazienti;
  2. La regolare fornitura di tutti i D.P.I. secondo i criteri della più alta prudenza ed affidabilità, per impedire il contagio degli operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid-19, senza abbassare il livello e la qualità delle protezioni disponibili per i lavoratori, secondo” il più prudente principio di cautela” così come previsto dal “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio-Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” sottoscritto su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri competenti, con le parti sociali, in data 24 Marzo 2020, come “addendum” al precedente e analogo Protocollo , sottoscritto in data 14 Marzo 2020 ed anche in relazione alla “Comunicazione dell’ Unità di Crisi Regionale ex Decreto P.G.R.C., n. 51 del 20/03/2020” inviata alle Aziende Ospedaliere e alle Asl in data 30 Marzo 2020.
  3. Conoscere, dettagliatamente, tutti i percorsi sanitari previsti per l’utilizzo del Plesso “Da Procida in base ai quali è stato qualificato come Ospedale “Covid” della nostra A.O.U.; inoltre, conoscere, nei dettagli, tutti i presidi tecnici, strutturali, logistici, organizzativi, umani e professionali per assicurare una adeguata assistenza e garantire la sicurezza ai pazienti eventualmente ricoverati presso il suddetto Plesso Ospedaliero; infine, conoscere, nei dettagli, l’esito del “collaudo” tecnico che ha certificato l’idoneità del Plesso “Da Procida” come sede di ricovero per pazienti “Covid”, poiché a quanto è dato sapere alle scriventi OO.SS. persistono invece,notevoli carenze strutturali, tecnologiche e organizzative, tali da mettere a repentaglio la salute dei pazienti e la qualità dell’assistenza sanitaria offerta dal personale colà dislocato