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Siani diventa Principe… anche se “abusivo”

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Siani diventa Principe… anche se “abusivo”

Il Principe Abusivo” di Alessandro Siani è stato proclamato miglior film del 2013 per incassi, strappando il titolo a Django Unchained e totalizzando 4,2 milioni di euro di incassi nei primi giorni dal lancio del film.

Il  lungometraggio si apre con una principessa di un regno immaginario che, su consiglio del Ciambellano di corte, dovrebbe diventare il centro della cronaca rosa mondiale per raggiungere la fama necessaria a compiere opere di beneficenza a livello planetario. Affinché ciò avvenga, il Ciambellano crea un fidanzamento immaginario tra la principessa e il personaggio più rozzo del peggior quartiere di Napoli. Sicuramente la trama di base del film avrà ricevuto più di qualche critica dai napoletani “nazionalisti”, poiché l’immagine che si dà della città partenopea in questi primi minuti è la solita dei film di Vanzina: sporca, rozza, piena di gente poco educata, dove si passa la vita a rubare sulle spalle degli altri e di chi lavora onestamente.

Alessandro Siani interpreta la parte del tipico “tamarro” napoletano, personaggio che gli riesce bene fin dai suoi esordi: le movenze e le gestualità esibite nel primo film di cui è anche regista ricordano, infatti, gli sketch di “Tatore e Checcolecco” dei primi anni della carriera del comico napoletano. Il suo atteggiamento contrasta con la vita dell’alta borghesia, creando un effetto comico che funziona sempre, specialmente quando il protagonista fa quelle sottolineature ai discorsi con battuta finale (il suo piatto forte). Con lo scorrere del film, Siani si trasforma in Massimo Troisi, interpretando quel personaggio tenero e confuso, che parla italiano singhiozzando, ripetendo sempre “cioè”, che nonostante la comicità parla della realtà, che fa da morale a tutta la trama.

La protagonista femminile è Sarah Felberbaum, la principessa che cerca in tutti i modi di far innamorare il suo compagno imposto, ma come nelle favole, alla fine è lei ad innamorarsi di lui. Anche lei contribuisce a comicizzare le scene con Siani grazie alla sua mimica.

Lello Musella e Nello Iorio in una scena del film
Serena Autieri

Le spalle di Alessandro sono Nello Iorio, diventato famosissimo con Made in Sud per il suo personaggio di Nonno Felice, e Lello Musella, compagno di lavoro da una vita intera. Si rimane stupiti dalla bellezza di Serena Autieri che interpreta la parte della cugina di Alessandro, una tipica bellezza mediterranea che in alcuni tratti sembra quasi somigliare alla magica Sofia Loren: colpisce subito e fa girare tutti, compreso Christian de Sica, con cui compie un remake di una famosa scena del mondo del cinema che fa innamorare tutto il pubblico in sala.

Il vero trionfo in questo film è quello dell’attore romano, che interpreta la parte del Ciambellano di corte. Per la prima volta, lontano da quel solito personaggio dei cinepanettoni, il romanaccio irriverente, eccentrico che corre dietro a ogni donna. La sua interpretazione non è stata per niente volgare, ma anzi molto elegante e allo stesso tempo comica, cadendo a tratti anche nel tenero. Con questo personaggio, De Sica è riuscito addirittura a far incontrare due culture completamente diverse, o forse anche tre (borghesia, vita popolare napoletana e romana).

Christian De Sica

Niente male per la prima interpretazione da regista di Alessandro Siani: il film è stato visto con piacere in tutta Italia e siamo sicuri sia rimasto impresso nella mente di tutti gli spettatori.