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Sequestro impianto di Eboli, il messaggio del Comitato Battipaglia Dice No

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Sequestro impianto di Eboli, il messaggio del Comitato Battipaglia Dice No

Dopo il recente sequestro preventivo dell’impianto di Eboli, arriva il messaggio del Comitato Battipaglia Dice No

Quando siamo nati – come Comitato – ci hanno accusati: “Non capite la differenza fra un sito di compostaggio e una centrale nucleare“. Perché loro sono cittadini modello e amministratori oculati. Sulla pelle degli altri.
Quando, davanti a tutti i sindaci del comprensorio, abbiamo definito l’impianto di Eboli “una zoza” TUTTI ci hanno sgridati per la scorrettezza istituzionale, per la scarsa coscienza civile. Perché mettevamo i piedi nel piatto.

Quando ci davano le lezioncine “ecologiste” per le quali “il ciclo dei rifiuti comincia a tavola e finisce in un impianto di compostaggio” abbiamo replicato spiegando che un ciclo è virtuoso se gli impianti sono virtuosi. Se producono una porcheria che nessuno vuole, nemmeno regalata, allora c’è qualcosa – c’è molto – che non va.

I Carabinieri hanno sequestrato, poche ore fa, l’impianto di Eboli. Era ora. 500 tonnellate in più dell’autorizzato ed altre inosservanze delle norme ambientali Era ora.

Non c’illudiamo che la battaglia sia vinta. Non c’illudiamo che i miasmi finiscano (anche perché hanno la facoltà di continuare a lavorarci): abbiamo 21 altri impianti, molti dei quali lavorano con palesi irregolarità che nonostante le nostre proteste nessuno VUOLE vedere.

Adesso ci aspettiamo un bel “convegno”: con sindaci, assesori e CGIL-CISL-UIL che ci spieghino che gli impianti non sono “il male assoluto”, che è un errore dire sempre e solo di NO.

Il tema del Convegno ve lo suggeriamo noi: “Impianti ed illegalità. Il caso Campania”
Voi alzate il ditino e continuate a sgridarci, a dirci che “sotto sotto” noi puntiamo solo a qualche poltrona. Noi andiamo avanti. Come sempre.