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Scuola, tagliate le ore di sostegno: la denuncia di una mamma

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Scuola, tagliate le ore di sostegno: la denuncia di una mamma
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Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di una nostra lettrice che lamenta un taglio alle ore dedicate al sostegno nell’istituto frequentato dal figlio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di allerta e denuncia da parte di una nostra lettrice. Di seguito ne riportiamo il testo integrale.

La denuncia

“Sono la mamma di un alunno iscritto al secondo anno del liceo Da Vinci di Salerno. Con mia sorpresa e rammarico apprendo che nell’odf pubblicato il 6 agosto viene assegnato all’istituto 0.5 cattedra che penso possa tradursi, per chi non è del mestiere, in 9h. Certo c’è una cattedra tutta intera nell’odd…peccato però che i ragazzi dell’istituto con L. 104 siano due e che entrambi abbiano ottenuto ottimi risultati grazie proprio all’insegnante di sostegno. Ora, una di loro, sarà 0.5!!!! Presumo che non abbiate deciso di fare come il re Salomone (ma solo perché non ve n’è concessa facoltà ) e quindi vogliate dividere il suo tempo …che è, peraltro, anche il tempo che lei trascorre con mio figlio e, per la proprietà transitiva, è anche il tempo DI mio figlio. Sottolineo che, nel periodo appena trascorso  (mi riferisco alla DAD), l’insegnante che lo ha seguito è stata FONDAMENTALE, non solo nella crescita educativa, formativa e didattica ma anche e soprattutto nella crescita sociale. Ed il tempo da voi indicato “per lavoro” è solo una piccolissima parte di quello che lei “per umanità” ha trascorso con lui. Quindi , voi che fate? La tagliate a metà e, tagliando lei e le ore di sostegno, tagliate a metà anche il cuore di mio figlio. Bravi! Legatevi alle vostre scrivanie ed alla burocrazia di cui vi circondate pensando ai numeri, senza comprendere che dietro di loro ci sono delle persone. Cestinate questa lettera! Non leggetela nemmeno! Non perdete tempo! Dite che non è colpa vostra e che non potete farci nulla e che questa è la normativa e bla bla bla….poi trovate qualcuno, però, che venga a spiegare a mio figlio che nessuno può risolvere il suo problema e che, siccome ha raggiunto dei risultati con la sua prof, non può più averla  e che, siccome ci sono 0.5 cattedre, lei non potrà più esserci, perché non è una persona intera ma mezza. Non perdete tempo a suggerirmi cosa devo fare e a chi mi devo rivolgere e di chi è la colpa se mio figlio avrà il cuore a metà. Poi scrivete tutte quelle belle cose sui BES, fate quei fantastici progetti sull’inclusione …nel frattempo non vi sentite in colpa per mio figlio, lui è 0.5 come la sua prof! Ciò che conta è ciò che appare grazie a ciò che si scrive sull’inclusione , non ciò che si vive sulla pelle di chi racconta i fatti per ciò che sono. Ma tranquilli, non è colpa vostra! Le cose vanno così ….e la vita è questa. Venite a spiegarlo a mio figlio, ora!!!!”