Home Cronaca Scafati, scoperta piantagione di marijuana nel Polverificio Borbonico

Scafati, scoperta piantagione di marijuana nel Polverificio Borbonico

0
Scafati, scoperta piantagione di marijuana nel Polverificio Borbonico
foto da pixabay

Blitz dei Carabinieri a Scafati: scoperta una piantagione di marijuana nel Polverificio Borbonico appartenente al Parco Archeologico di Pompei. Plauso del Direttore Zuchtriegel

La scorsa notte, presso il Real Polverificio Borbonico di Scafati, di pertinenza del Parco Archeologico di Pompei, i Carabinieri di Pompei hanno compiuto un’incursione per estirpare una piantagione di marijuana impiantata da ignoti, in una parte inaccessibile del Parco, nascosta da una fitta vegetazione.

I militari grazie anche all’utilizzo di droni hanno sequestrato l’area. Sigilli a 18 mila piante di marijuana, per un totale di 9 tonnellate di peso oltre a materiale per la coltivazione ed il confezionamento.

La coltivazione si estendeva su un’area di 2mila metri quadrati, tra l’ex polverificio borbonico ed il locale Centro Commerciale “La Cartiera”. Veniva irrigata mediante sistemi automatizzati di pompaggio che attingevano dal vicino fiume Sarno. Al terreno demaniale, protetto alla vista da una fitta vegetazione selvatica, si accedeva mediante un angusto cunicolo ricavato nel muro di cinta dell’edificio di origine borbonica.

Ringraziamo le forze dell’ordine per l’eccellente lavoro effettuato contro queste operazioni criminali – ha commentato il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei , Gabriel Zuchtriegel -. Da oltre un anno il Parco di Pompei sta procedendo a bonificare l’intero complesso monumentale dai rifiuti che gli anni di abbandono avevano portato a trasformare in vera e propria discarica abusiva. Con il completamento della bonifica dei rifiuti, ormai prossimo, si è avviata anche la bonifica della vegetazione infestante per liberare l’area e poter avviare il cantiere di recupero e restauro che consentirà la riapertura al pubblico di 5 ettari del parco storico, caratterizzato dal lunghissimo Viale dei Platani in doppio filare”.

“E’ stata avviata – ha aggiunto Zuchtriegel – la procedura per la rete di videosorveglianza perimetrale del complesso che, una volta attiva, consentirà di avere il pieno controllo del monumento.