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Scafati, Matrone propone una casa per le associazioni

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Scafati, Matrone propone una casa per le associazioni

Fare del Polverificio Borbonico di Scafati una casa per le associazioni e il Forum dei Giovani: questa la proposta di Angelo Matrone

Una casa per le associazioni e per il Forum dei Giovani. Quale posto migliore del luogo simbolo di Scafati: il Polverificio Borbonico. La proposta parte da Angelo Matrone, ex consigliere comunale, che lancia una nuova sfida alla triade commissariale del Comune. L’obiettivo è ovviare alla carenza di spazi per le realtà del territorio. Tra l’altro, il progetto sarebbe a costo zero, in quanto l’edificio è abbandonato a sé stesso e aperto di rado.

“Sul fatto serve un ragionamento serio tra il Comune e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno, proprietaria e gestore della struttura. Le nostre associazioni sono costrette ad andare avanti facendo i salti mortali; non in ultimo una realtà sociale che aiuta bimbi disabili, costretta a sfrattare dai locali di una scuola cittadina. Ecco perché credo che sia davvero un peccato avere una struttura del genere, che è aperta sporadicamente. Che non venga vissuta dai cittadini, che invece dovrebbero essere i proprietari principali del Polverificio Borbonico. Queste le parole pronunciate da Matrone.

Così l’ex consigliere comunale ha continuato: “La commissione straordinaria deve iniziare a programmare e ad ascoltare anche le esigenze del territorio, che sono molteplici. Tra le priorità, a mio avviso, c’è sicuramente quello di non far scappare chi, in questi mesi, si è impegnato lavorando a fari spenti, affinché la città non morisse culturalmente e socialmente. Sarebbe un grande segnale di apertura verso una comunità che non si vuole arrendere sempre alle stesse logiche, che con lo scioglimento per camorra si sono amplificate. Ecco perché il Polverificio Borbonico può essere il punto giusto per aiutare chi è ora in difficoltà, come le associazioni sfrattate dalle scuole. Serve voltare pagina rispetto al passato, evitando così che l’indifferenza pervada le istituzioni”.