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Scafati Arancione: affidare al Piano di Zona la gestione dei centri anziani

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Scafati Arancione: affidare al Piano di Zona la gestione dei centri anziani

Francesco Carotenuto, portavoce del gruppo Scafati Arancione, pressa la commissione straordinaria del Comune e si affida al sindaco di Corbara per garantire le attività ai pensionati della città

Affidare al Piano di Zona la gestione dei centri anziani di Scafati per garantire le attività ai pensionati della città dell’Agro nocerino sarnese. La proposta arriva da Francesco Carotenuto, portavoce del gruppo Scafati Arancione.

“Con una gestione consortile dell’Ambito e visto già l’esempio di Angri, Comune ricadente nello stesso Piano di Zona in cui c’è Scafati, non vedo perché non si possa attuare questa ipotesi”, ha detto Carotenuto.

“Quanto emerge in questi giorni è la cattiva gestione politica effettuata in passato per i centri anziani. Non nascondiamoci dietro ai soliti giochi di parole: da molti sono stavi visti come sicuri serbatoi elettorali, andando ovviamente contro le elementari regole di gestione della cosa pubblica. Oggi però ci si ritrova con debiti e situazioni difficili da sostenere. La commissione straordinaria ha tante responsabilità e questo resta sotto gli occhi di tutti, ma non dimentichiamoci che a sciogliere il Comune per infiltrazioni camorristiche è stato il Consiglio dei Ministri nel 2017. I problemi di Scafati non sono certo iniziati con l’arrivo in città del prefetto Giorgio Manari e dei suoi collaboratori”.

Da qui l’appello al sindaco Pietro Pentangelo, primo cittadino di Corbara che attualmente è Ente capofila dell’Ambito, per dare attuazione della nuova proposta che dia continuità ai centri anziani di Scafati.

“Va semplicemente seguito il modello di gestione già attuato ad Angri”, ha detto Francesco Carotenuto. “Il passato va cancellato con regole certe che tutelino i pensionati della nostra città. Un organo terzo come il Piano di Zona garantirebbe quella equità che è mancata nel recente passato a cui ci aveva abituato la politica scafatese”.