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Savoia agguantato in extremis dalla Reggina

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Savoia agguantato in extremis dalla Reggina

Campionato Allievi Nazionali Lega Pro 16 novembre 2014 Stadio Giraud di Torre Annunziata (Na). A.C.Savoia 1 – Reggina  1

Dopo la vittoria di misura in casa con la Salernitana, la Reggina trova sulla sua strada un’altra Campana. A Torre Annunziata incontra il Savoia di mister Antonio Barbera.

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La terna in Savoia Reggina Allievi.

[ads2] Alle ore 11:00 puntuale il fischio d’inizio del Sig. Marco Acanfora della sez. AIA di Castellammare di Stabia, che,  coadiuvato dai Sigg.ri Garofalo e Sparano della sezione di Battipaglia, ha fatto battere il calcio di apertura della gara tra Savoia e Reggina Allievi. Queste le formazioni:

Savoia: Lavorante,  Coda,  Cirillo,  Andolfi,  Lattuga,  Bonfini,  Guida, De Crescenzo, Cortiglia, Onda e Liberti.

In panchina a disposizione di Mister Antonio Barbera: Bagnara, Iappicca,  Borrelli, Esposito, Fadda,  Arena Immobile, Vitiello e Ruggiero.

Reggina: Loria, Genovesi, Alfano, Di Napoli, Mallimaci, Colica, Puntoriere, Tedesco, Napolitano, Liotta e Carrozza.

In panchina con Mister Domenico Zito: Rizzitano, Villa, Silvestri, Amato, De Luca, Labate e Longo.

Terna Arbitrale: Marco Acanfora di C.mare di Stabia, con gli assistenti Sante Garofalo e Giovanni Sparano di Battipaglia.

Marcatori: al  12′ Guida (S); all’ 89′ Amato (R).

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Giuseppe Onda il n. 10 del Savoia ancora una buona prova per Lui.

Parte bene la Reggina, con la convinzione che può portare un risultato positivo dal sintetico del Giraud. Ma alla prima vera azione del Savoia, i bianco scudati che oggi indossano una divisa nera con bordature bianche, vanno in rete con Guida bravissimo a finalizzare una buona azione di ripartenza dei suoi. La reazione dei calabresi c’è ma viene sempre mitigata dai ragazzi di mister Barbera che cercano sempre le fasce dove Guida da una parte e Onda dall’altra mettono sempre in apprensione la retroguardia della Reggina. Su questa scia si conclude il primo tempo con il vantaggio del Savoia per una rete a zero.

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Giovanni Alfano uno dei Napoletani della Reggina (centrale di difesa).

Più convinzione nella ripresa per i ragazzi di mister Zito che operano un maggior possesso di palla. La manovra dei calabresi è molto elaborata e pecca molto in fase conclusiva. La retroguardia del Savoia, anche se in affanno in alcune circostanze, riesce sempre ad arginare i pericoli. Al ventesimo della ripresa l’ennesima ripartenza del Savoia potrebbe far chiudere la gara, ma la fretta di concludere non fa vedere all’attaccante Cortiglia i suoi colleghi di reparto ben posizionati e la palla si perde sul fondo. Il tecnico della Reggina pensa allora di dare una svolta alla gara effettuando contemporaneamente ben tre sostituzioni con l’intento di dar maggior vigoria alla sua squadra.

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Mister Zito spinge in avanti il centrale Alfano.

I nuovi innesti non rispondono ai dettami di Zito che con molta foga richiama i suoi ed indica al centrale difensivo Alfano di andare ad occupare una postazione in attacco. Gli incitamenti del tecnico calabrese sono sempre più insistenti ed il direttore di gara, dopo alcuni preavvisi, allontana dalla panchina l’allenatore che si porta fuori dal campo.

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Zito segue dalla tribuna i suoi ragazzi.

Nel frattempo la manovra della Reggina è sempre insistente e crea sempre maggior mischie tra le  maglie amaranto e quelle  nere. In una delle ultime mischie il Sig. Acanfora ravvisa un fallo al limite dell’area del Savoia e concede una punizione alla Reggina. All’89 sulla palla si porta il neo-entrato n. 15  Amato (classe’99) che con molta cura sistema la palla a terra e batte con un rasoterra dalla destra verso sinistra che inganna barriera e portiere e si insacca per l’uno a uno finale.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...