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Sanremo: l’avvocato salernitano Monaco al Festival

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Sanremo: l’avvocato salernitano Monaco al Festival

L’avvocato penalista salernitano Luca Monaco ospite di Casa Sanremo per parlare della spettacolarizzazione dei processi

A Sanremo ospite il penalista salernitano Luca Monaco che aveva annunciato tramite social la sua partecipazione: 

“Ieri pomeriggio, insieme a Raffaele Sollecito e alle colleghe e amiche Antonella Mastrolia e Giovanna Sica, sono stato ospite di #CasaSanremo per discutere delle degenerazioni del processo mediatico e delle sue possibili ripercussioni sull’iter giudiziario e sulla vita dell’imputato, anche dopo una sentenza definitiva di assoluzione”.

La tematica processuale

Per l’avvocato “Una bellissima esperienza ma soprattutto un’ottima opportunità per sensibilizzare su un tema delicato e sempre attuale, come quello della spettacolarizzazione dei processi.

Secondo il giurista: “La Giustizia mediatica è per sua natura più veloce, oltre che molto più invasiva, dei processi ufficiali, che si svolgono invece nelle aule dei Palazzi di Giustizia. Per questo motivo è capace di instillare, formare e cristallizzare nell’opinione pubblica un pregiudizio verso l’indagato, poi eventualmente imputato, che in genere è di colpevolezza. Un pregiudizio basato anche su circostanze ed elementi che nella ordinaria liturgia processuale non troverebbero nemmeno cittadinanza ma che, nelle dinamiche della giustizia-show assurgono al rango di prove.”

Il messaggio da Sanremo

L’avvocato Monaco ha anche voluto esprimere la necessità di un cambio di paradigma nell’affrontare queste tematiche:  “L’orientamento culturale e l’aspetto emozionale dei cittadini condiziona, spesso in maniera eccessiva, le scelte politiche. Queste ultime, a loro volta, condizionano e sobillano l’opinione pubblica. Per questo motivo Nova Juris, l’Associazione che presiedo, ritiene emblematici casi come quelli di Raffaele Sollecito e tutti noi abbiamo sostenuto anche la sua partecipazione a Casa Sanremo: per aiutarci a contribuire, per quanto di nostra competenza, a stimolare una rivoluzione culturale.”