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Salerno, terzo appuntamento con “Concerti in Luci d’Artista”

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Salerno, terzo appuntamento con “Concerti in Luci d’Artista”

Terzo appuntamento a Salerno della quinta edizione di “Concerti in Luci d’Artista”. Il 2020 si aprirà con un concerto mercoledì 8 Gennaio

La musica da camera del nuovo anno è affidata ancora una volta ai “Concerti in Luci d’Artista” , giunti al terzo appuntamento di questa V edizione, a cura del Conservatorio “Giuseppe Martucci”, del Cta di Salerno, unitamente all’Associazione “Amici dei concerti di Villa Guariglia”, con il patrocinio morale del Comune di Salerno.

Il 2020 verrà inaugurato mercoledì 8 gennaio nella Sala San Tommaso, alle ore 20, con l’Orchestra a plettro del Conservatorio “G. Martucci”, diretta da Mauro Squillante, il quale si esibirà anche al mandoloncello, composto da Luca Petrosino e Davide Buonanno alle mandole, Matilde Squillante al basso, Alessandro Infante, Francesco Di Iorio e Monica Rispoli alla chitarra e Francesco Esposito al contrabbasso, protagonisti di un concerto interamente dedicato ai Canti di Natale. La serata principierà con le Visioni Natalizie di Giuseppe Milanesi, una pagina di intensa comunicativa, per proseguire con “So This is Christmas” di John Lennon.

Il concerto continuerà con “Notte di Natale” di Giacomo Sartori, un segno, il suo che rispetta la tradizione melodico – popolare italiana con venature malinconiche, ma sempre nella traccia di una immediata godibilità. E siamo all’immancabile “White Christmas” di Irvin Berlin, l’ebreo russo che praticamente ha reinventato il Natale, rendendolo emozionante, struggente, suggestivo, un “mix di genio e regolatezza”, tanto che Giacomo Puccini dichiarò di voler lavorare con lui, vissuto fino a 101 anni, con all’attivo 812 composizioni, tra cui “Cheek to cheek”, ma delle quali la più famosa è proprio White Christmas, la più venduta canzone del mondo, con quell’ “I’ m dreaming of a White Christmas”, pronunciato da “Bing” Crosby, il maestro assoluto del crooning, dal fraseggio jazzato, caratterizzato dal senso dell’ improvvisazione, dizione impeccabile, timbro baritonale, interpretazione intelligente e ammiccante, in sostanza la canzone che si trasforma nell’ estensione naturale di una conversazione.

E, ancora, Silent Night di Gruber, ma diciamo pure “Stille Nacht,Heilige Nacht”, che il compositore arrangiò nel 1818 per coro e chitarra. Si passerà, quindi a “What Child is This” in una particolare elaborazione di Marco Frisina, il cui testo è stato scritto nel 1865 dal poeta ed autore di inni Inglese William Chatterton Dixl e adattato alla melodia del celebre brano tradizionale Greensleeves, di cui esistono alcune varianti del testo, che si compone di tre strofe, narranti l’avvento di Gesù e l’arrivo dei Re Magi. Finale affidato alle melodie, a cominciare dalla “Sonata in Pastorale” di Emanuele Barbella, nella revisione di Roberto De Simone. Un omaggio alla visione umoristica della scuola d’Arcadia declinata dal compositore napoletano, in cui la musica evoca le tipiche scene pastorali dettate dal gusto del tempo, rese ancora più colorite ed improbabili dalla irriverente immaginazione del violinista e autore partenopeo. Chiusura con la classica “Quando nascente Ninno”, dalla tradizione attribuita Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Composta in un periodo imprecisato del Settecento, rappresenterebbe l’essenza della pedagogia alfonsiana di portare il Vangelo alla gente più semplice e più umile del popolo napoletano.