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Salerno, rinvio a giudizio per Nicola Cantone, manager del Ruggi-D’Aragona

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Salerno, rinvio a giudizio per Nicola Cantone, manager del Ruggi-D’Aragona

Inchiesta sul manager del Ruggi per mancanza di titoli, Cantone: «Ho i requisiti». Grillini all’attacco, cautela di De Luca

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Nuova inchiesta per la magistratura salernitana. Oggetto delle indagini giudiziarie, l’avvocato Nicola Cantone, manager dell’ospedale Ruggi-D’Aragona dal luglio 2016, a seguito della nomina ricevuta dal Governatore Vincenzo De Luca. Tale incarico, a detta degli inquirenti, sarebbe stato attribuito eludendo i vincoli imposti dalla legge.

Cantone
Vincenzo De Luca e Nicola Cantone

A Cantone viene contestata la presentazione di una falsa certificazione attestante la funzione quinquennale di direttore di una casa di cura accreditata col sistema sanitario azionale, documento imprescindibile per l’inserimento nella lista degli aspiranti manager. Nello specifico, l’indagato aveva depositato nel dicembre del 2011 presso gli uffici della Asl 2 di Napoli Nord un certificato attestante la funzione di Direttore della Casa di cura Villa Fiorita di Aversa dal primo gennaio 2003 al 31 dicembre 2008; a seguito di denunce e successivi controlli, il documento si sarebbe rivelato falso.

LA DICHIARAZIONE

Cantone però si mostra sicuro di sé e in una conferenza stampa tenutasi nella mattinata del 20 febbraio dichiara: “La nomina a direttore generale non è in alcun modo inficiata da questa indagine, dal momento che da marzo 2001 a luglio 2009 ho ricoperto al Comune di Aversa un incarico istituzionale di vertice ampiamente documentato”.

Questa esperienza, anche se maturata in ambito non sanitario, a detta della difesa avrebbe in ogni caso consentito l’inserimento di Cantone nella lista degli aspiranti manager, rendendo regolare la successiva nomina a manager del nosocomio salernitano.

Ferma comunque la posizione del Governatore Vincenzo De Luca che assicura verifica rigorosa dei titoli presenti da Cantone e l’eventuale sostituzione immediata in caso di non corrispondenza al vero di quanto dichiarato.

Ciò non basta al Movimento 5 Stelle, che parte all’attacco denunciando le numerose criticità che spesso emergono dalle nomine effettuate dalla Giunta Regionale.

Si attendono ora gli ulteriori sviluppi delle indagini.

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