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Salerno, la comunità ricorda Donato Vestuti a 100 anni dalla morte

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Salerno, la comunità ricorda Donato Vestuti a 100 anni dalla morte

Cento anni fa moriva Donato vestuti, il “fondatore morale” della Salernitana: la comunità di Salerno ha voluto omaggiare il militare caduto nel corso della Prima Guerra Mondiale

Quale modo migliore di cominciare l’anno del centenario della Salernitana, se non con un omaggio al “fondatore morale” della squadra Donato Vestuti ? A 100 anni dalla morte, avvenuta il 25 ottobre del 1918 a seguito dello scoppio di una granata, è stato organizzato un corteo commemorativo per omaggiare l’eroe di guerra. Sulla tomba è stata deposta una corona di fiori, ed una targa commemorativa per ricordare a tutte le genarazioni chi sia stato Vestuti.

L’Assessore Caramanno ha aperto la conferenza commemorativa, sottolineando il senso di appartenenza allo storico stadio per tutti i cittadini salernitani:

Oggi parliamo della storia di Salerno e della Salernitana, che poi sono due fenomeni che si sovrappongono e si completano” – così esordisce l’Assessore allo sport Angelo Caramanno. “L’anno prossimo sarà un anno importante, e cominciare il centenario con una manifestazione che riguarda la prima parte della storia di Salerno calcistica, quella più importante, quella del Vestuti. Perchè siamo tutti nati al Vestuti. Per me rappresenta un momento di commozione e di grande affermazione di storia della città“.

Un grazie anche ai ragazzi della Sud, ai ragazzi della tifoseria e agli ultras“.

Anche il Sindaco Vincenzo Napoli ha posto l’accento sulla figura eroica di Donato Vestuti, persona dai sani valori morali, grazie alla quale è nata la Società sportiva con una delle tifoserie più agguerrite e calde:

Oggi rendiamo omaggio a Donato Vestuti. La Salernitana ci ha fatto gioire, ci ha fatto soffrire, ma comunque rimane uno dei simboli identificativi della nostra città. Quest’anno ci auguriamo cose eccellenti per la squadra. Abbiamo deposto una corona di fiori, e scopriremo una lapide per ricordare chi era Donato. Ha dato un messaggio solenne: cioè come coniugare una vita di studi, poi un senso del dovere che l’ha portato a sacrificarsi per la patria, e lo sport. Sono questi valori sono gli ingredienti per una società civile all’altezza di questo nome“.

Donato Vestuti, Salerno

Il Governatore Vincenzo De Luca: ” Lo ricordiamo per il senso di patria che dovremmo recuperare”

Siamo nelluogo più sacro per noi salernitani. Era doveroso, per me, essere qui per ricordare una delle figure simbolo della nostra storia. Voglio rivolgere ai familiari un saluto cordiale”.

Il discorso di Vincenzo De Luca tocca tematiche ben più ampie. il Governatore della Campania, infatti, ha voluto mettere in risalto il senso di sacrificio, non solo di Donato, ma di tutti i ragazzi caduti nel corso della Guerra.

Una comunità che non ha rispetto per le proprie radici non ha futuro. Noi viviamo in un mondo nel quale si vive solo per l’oggi: sembra che non esista una coomunità, sembra che non ci sia nulla di sacro. La verità è che se non abbiamo valori sacri non possiamo andare avanti.

Donato è una figura splendida: primo perchè è un uomo dello sport perchè ha fondato la prima squadra di calcio della città. Non ha fatto in tempo a vederla nascere, ma ha aperto la strada a creare uno dei club più antichi d’Italia. Festeggeremo il centenario l’anno prossimo, ed è per noi motivo di grande orgoglio. Lo ricordiamo per la sua vivacità, per il suo senso del dovere: era uno dei tanti ragazzi che studiava al Tasso. Lo ricordiamo perchè è morto 10 giorni prima della conclusione della Prima Guerra Mondiale. In tutte le piazze d’Italia troverete una lapide sulla quale sono incisi i nomi dei caduti: 700.000 mila giovani. È stata una carneficina, e dentro quelle trincee c’erano i migliori giovani del nostro Paese: molti di loro erano ragazzi meridionali. Lo ricordiamo per il senso di patria che dovremmo recuperare fino in fondo.