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Salerno registra unico record positivo in Campania per polveri sottili

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Salerno registra unico record positivo in Campania per polveri sottili

Secondo il report annuale di Legambiente sulle polveri sottili, in Campania si salva solo Salerno; maglia nera ad Avellino

L’emergenza smog in Italia non si arresta e si cronicizza sempre di più. Nonostante la pandemia, il bilancio del report annuale Mal’aria di città 2021 a cura di Legambiente, è preoccupante: su 96 capoluoghi di provincia analizzati nel 2020 ben 35 sono andati oltre i limiti stabiliti dalla legge per la concentrazione giornaliera di polveri sottili (Pm10). Bene Salerno.

Tra le città peggiori ci sono Torino, Venezia, Padova, Rovigo, Treviso ma anche Milano, Avellino, Cremona, Frosinone, Modena e Vicenza. Si tratta comunque di un’emergenza che colpisce tutta Italia. Ogni anno nella Penisola, stando ai dati dell’EEA, sono oltre 50mila le morti premature dovute all’esposizione eccessiva ad inquinanti atmosferici come le polveri sottili (in particolare il Pm2,5), gli ossidi di azoto (in particolare l’NO2) e l’ozono troposferico (O3)Ecco un’anteprima dei dati contenuti nel report. Salerno si piazza in una buona posizione nella classifica dei capoluoghi più inquinati del 2020, 39° sui primi 60, con 25 μg/m3 in concomitanza con Lucca e Novara.

“L’inquinamento atmosferico – si legge sul sito di Legambiente – è un problema complesso che dipende da molteplici fattori come il traffico, il riscaldamento domestico, l’agricoltura e l’industria in primis. Una questione che non può essere affrontata in maniera estemporanea ed emergenziale, come fatto fino ad oggi dal nostro Paese che purtroppo è indietro sulle azioni da mettere in campo per ridurre l’inquinamento atmosferico, ma va presa di petto con una chiara visione di obiettivi da raggiungere, tempistiche ben definite e interventi necessari, a partire dalla mobilità sostenibile.”